Regia di Paolo Costella vedi scheda film
E alla fine arriva l'obbrobrio. Fiacchissima e dozzinale commedia su gioco e tradimenti, "Baciato dalla fortuna" è il tipico esempio da non seguire, la produzione da evitare, il film da non vedere. Il livello inconfondibile, per capirci, è quello del cine-panettone/cocomero di nuova generazione. Puoi togliere la vacanza fuori porta, puoi camuffare il cast ma alla fine il risultato non cambia, del resto il curriculum del regista parla da sé. Il ritratto nazionalpopolare che ne emerge è sempre il solito: fancazzisti in cerca di vita facile. A tal proposito la vicenda della vincita al superenalotto casca a fagiolo ed è ghiotta occasione per mettere in scena i soliti teatrini di corna e ripicche conditi da volgarità e sciatterie varie. Neanche a dirlo: non si ride mai. Tutt'al più si rimane perplessi di fronte alla perseveranza di Salemme - che sullo schermo continua a portare sempre lo stesso personaggio con esiti tutt'altro che esaltanti - o all' incapacità di Asia Argento e Alessandro Gassman di lasciare un qualsivoglia segno della loro presenza. Meglio stendere un velo pietoso sulle presenze ex Zelig, su Bandiera e sulla Santarelli, l'unica a salvarsi è Nicole Grimaudo, anche se insopportabilmente sopra le righe.
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