Regia di Nicola Barnaba vedi scheda film
Approda nelle sale a marzo, ma è una sorta di cinepanettone. Anche se, quasi un miracolo, la volgarità viene accuratamente evitata. Non un film, intendiamoci. Una favoletta moderna, una specie di pilot per un’ipotetica serie da Tv di seconda fascia; con tanto di riferimenti al degrado sociale e culturale del Belpaese. Non a caso appaiono per brevi istanti alcuni corpi del reato: da Sara Tommasi (ovviamente nei panni di una segretaria) a Melita Toniolo (ovviamente nel ruolo di un’amante paparazzata su uno splendido yacht). E poi ci sono persino alcuni camei “prestigiosi” provenienti dal mondo del calcio (il contraltare delle Tommasi e delle Toniolo), giocatori di Roma e Lazio in gita goliardica (Taddei e Rosi per i giallorossi; Rocchi, Firmani e Foggia per i biancocelesti). La vicenda? Enzo Salvi (anche cosceneggiatore) è un avvocato con villa e piscina, moglie prorompente e figlia straviziata e cerebrolesa. Maurizio Battista uno sfigato disoccupato che cerca di sbarcare il lunario. Si ritrovano entrambi in galera e fanno amicizia (nonostante un terzo incomodo: un Massimo Ceccherini in versione muta e, come sempre, una spanna sopra gli altri), inaugurando una complicità che, una volta liberi, partorirà altre piccole grandi malefatte. Tanto pe’ campà, pe’ fa’ quarche cosa...
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