Regia di Mario Soldati vedi scheda film
Molto, molto tempo prima di Fantozzi e senza il lato comico della faccenda: Travet è l'impiegato ingrigito dal proprio lavoro, insoddisfatto a casa, perennemente sfruttato e vessato. La veste del film di Soldati non è mai leggera, sebbene il film tenda maggiormente alla commedia che al dramma; eppure non è facile ridere delle vicende del protagonista proprio perchè presentate come disgrazie piuttosto che come disavventure, a differenza sostanziale del Fantozzi venturo (il che fa di Travet tutt'altro che una maschera, un buffone o un simpatico sfortunato per cui fare il tifo). Buon cast, lavoro decisamente datato, ma - in quanto alla morale di fondo - perennemente attuale.
Torino, 1860. L'impiegato Travet vive un'esistenza grigia, tormentato dai colleghi e sottomesso dal capoufficio. Che tenta pure di sedurgli la giovane e frivola moglie. All'ennesimo sopruso, Travet alza la voce: andrà incontro a grossi guai.
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