Regia di Alister Grierson vedi scheda film
Un uomo a capo di un’impresa titanica dimostra una leadership risoluta, con scelte difficilissime ma efficaci. È Frank, veterano esploratore tra i protagonisti di Sanctum 3D, ma è difficile scrollarsi di dosso che questo film prodotto da James Cameron parli proprio del regista canadese e di come viva le sue imprese sul set. Suggestioni a parte, Sanctum 3D racconta dell’esplorazione di un complesso di grotte in parte sommerse in Papua Nuova Guinea, che prende una brutta piega quando un ciclone intrappola gli speleologi. Girato dall’australiano Alister Grierson, qui all’opera seconda, è un B movie grintoso e spettacolare grazie alla meraviglia tecnologica delle cineprese usate per Avatar, ma risente di una colonna sonora insistente e di una struttura che parte da un flashforward anticipando inutilmente il finale. Si poteva asciugare l’introduzione – la cui principale funzione è rendere la maestà dell’isola prima di chiuderci sottoterra – e metterci ancor più cattiveria, però non mancano momenti di viscerale e disperata brutalità. Angosciante nonostante le grotte siano più luminose di quanto dovrebbero, il film usa efficacemente il 3D, non per aprire lo spazio bensì per chiuderlo in un incubo claustrofobico. E in fondo non si chiedeva di più.
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