Regia di Demofilo Fidani vedi scheda film
Fra la fine dei Sessanta e l'inizio dei Settanta, Fidani diresse una manciata di western truci e completamente privi di idee fra i quali spicca per inconsistenza questo Passa Sartana... è l'ombra della tua morte. Un inespressivo protagonista (Jeff Cameron, vero nome: Goffredo Scarciofolo, nessun bisogno di chiedergli ragione dello pseudonimo), comprimari di nessun rilievo, una storia di una banalità imbarazzante (sceneggiatura del regista stesso) e scritta con altrettanta imprecisione formano i cardini su cui la pellicola sprofonda; a questo punto perfino le musiche di Coriolano Gori (non si è detto Morricone o Bacalov, eh) sembrano indegne di tanto sfacelo. In parti laterali recitano anche Fidani stesso e Simonetta Vitelli, probabile parente della moglie del regista (Mila Vitelli Valenza), la quale occupa i ruoli di scenografa, costumista e truccatrice; operatore alla macchina è Aristide Massaccesi / Joe D'Amato, la cui carriera registica sta per cominciare (e curiosamente come per Fidani finirà nella pornografia). Unico motivo particolare di questo lavoro è il fatto che il regista si firma non come Miles Deem - il nome d'arte che utilizzava a quei tempi per dirigere i suoi sgangherati spaghetti western, e che qui sfrutta nei titoli di testa per citare il suo ruolo attoriale - ma come Sean O'Neal, unica volta in assoluto. 1/10.
Sartana è un bandito e un assassino di suoi 'colleghi', sul quale pende una taglia enorme: 12mila dollari. Uno sceriffo riesce a scovarlo e gli propone un patto: verrà riabilitato come uomo libero, se farà fuori i terribili fratelli Randall, che imperversano nella zona.
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