Regia di Mario Mattòli vedi scheda film
Organizzato come una piece teatrale (alla stessa stregua del coevo “Un Turco napoletano”), questa versione cinematografica di una delle più famose commedie di Eduardo Scarpetta narra le vicende delle famiglie di Don Pasquale il fotografo e di Don Felice lo scrivano, costrette a convivere quotidianamente con la fame. Quando si presenta l’occasione di fare i “signori”, interpretando, per soldi, i parenti di un marchesino, le due famiglie accettano di buon grado, sperando quantomeno in un pasto sicuro, ma le cose non saranno facili…
Forse il più famoso film di Totò e certamente tra quelli più divertenti. Troppe davvero le scene cult per essere elencate: la scrittura della lettera, quella dell’inattesa spaghettata, nonché le continue gaffe a casa del cavaliere Semolone, rappresentano pietre miliari nella carriera del principe della risata e, più in generale, del cinema italiano. Le trovate si sprecano, le spalle di Totò sono tutte bravissime, ma non possono reggere il confronto con un Antonio De Curtis in stato di grazia. Da segnalare una giovanissima Sofia Loren. Immancabile anche nella più squinternata collezione di DVD di un cinefilo che si rispetti.
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