Regia di Neri Parenti vedi scheda film
Accolto da una preventiva campagna on line ostile e derisoria,questo "prequel" molto aleatorio di "Amici miei" era annunciato da qualche anno,con attori come Gerard Depardieu,Luca Zingaretti e Claudio Bisio nel cast:ad essere onesti,già un terzo capitolo parve in eccesso nella serie creata in origine da Pietro Germi e per due film diretta da Mario Monicelli. Nanni Loy,regista dell' "atto terzo" era uomo di gusto e d'ironia,ma non adatto a carpire lo spirito toscano,e ancor più specificamente fiorentino,di un umorismo schietto e sottile ad un tempo,mordace e aspro insieme. Aurelio De Laurentiis ha affermato di aver speso quindici milioni di euro per produrre questo film,ma per ora i risultati commerciali non sono all'altezza delle aspettative. Meno accanita del previsto,semmai,è stata la critica,che ha riconosciuto al film una sostanziale ricerca di non scadere nel pecoreccio,e una messa in scena curata nelle scenografie e nei costumi. Ma non c'è altro,per la verità. Non una carica irridente,perchè il gruppo degli "amici miei" ante litteram organizza burle e tiri,a volte anche al proprio interno,ma senza riscuotere il riso degli spettatori,si cerca di alludere al Boccaccio,ma la sceneggiatura inciampa continuamente in scelte macchinose,poco fluide,che stimolano la bocca più allo sbadiglio che al sorriso. Si tenta la sterzata amara verso il finale,come accadeva nella serie originale,ma senza esito particolare,perchè non ci si affeziona ai personaggi,troppo costruiti,non c'è verso. E per finire,gli interpreti,che affondano in uno sbrodolare d'autocompiacimento alla lunga irritante,visto che non c'è inquadratura in cui non li si colga in ammiccamenti,sguardi sornioni,risatine trattenute. E'una vecchia ma fondamentale legge della scena che i buffoni non debbano ridere prima loro del pubblico,non lo sapevano?
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