Regia di Andrea Molaioli vedi scheda film
Dopo La ragazza del lago, tutto sommato sopportabile, e con questo aggettivo ho detto tutto, c’era bisogno di trascinare ancora Servillo in quest’avventura cinematografica inutile e pretenziosa?
Un attore come lui, un grande come l’altro, Remo Girone, non riescono proprio a vedere che questo concedersi a filmetti così non fa bene al cinema italiano?
Sono presi anche loro da quel cupio dissolvi ormai imperante in questo paese dove sembra che tutto sia destinato ad andare in malora?
Chiudo con le domande inutili e senza risposta.
Film sonnolento, tra uno sbadiglio e l’altro ci si chiede, per passare un po’ il tempo, se si stia ispirando al cinema hollywoodiano dei tycoons, brokers, donne belle, sensuali ma anche tanto in carriera, e quasi quasi ci aspettiamo che faccia irruzione l’FBI, o se, preso da improvviso sciovinismo di ritorno, stia virando verso Rosi, Zurlini e magari anche un tocco di Germi, quello di Signore e Signori, la scenetta della piazza italiana c’è tutta.
Preferisco Calisto Tanzi dal vivo, con la faccia da Calisto Tanzi!
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