La Leda è una delle maggiori aziende agro-alimentari del Paese: presente nei cinque continenti, quotata in Borsa, in continua espansione verso nuovi mercati e nuovi settori. Quello che si dice un gioiellino, risultato dell'azione imprenditoriale di Amanzio Rastelli, fondatore e padrone, che ha messo ai posti di comando i suoi parenti più stretti - il figlio, la nipote -, più alcuni manager di sua fiducia. Il risultato è un gruppo dirigente inadeguato ad affrontare le nuove sfide che il mercato richiede a Leda. E infatti il gruppo s’indebita. Sempre di più. Non basta falsificare i bilanci, gonfiare le vendite, chiedere appoggio ai politici, accollare il rischio sui risparmiatori attraverso operazioni di finanza creativa sempre più ardite… La voragine è diventata troppo grande e si prepara a inghiottire tutto.
Note
Sorprendono positivamente le scelte estetiche in controtendenza rispetto alla virtualità dei “valori” caldi e solari degli spot. Su una nervosa tavolozza nera e sepolcrale si muovono gli attori, sempre più spettrali. Ottimi soprattutto Remo Girone/Rastelli e la nipote Sarah Felberbaum, mentre dell’intensità di Servillo (Botta), con musica di Teardo in sottofondo, si comincia a essere saturi.
Si chiama LEDA la società produttrice di latte e latticini di cui parla, in questo film, Andrea Molaioli, lo stesso regista che aveva dato una discreta prova di sé nel precedente La donna del lago.
La nipote che nasconde 5 milioni perché comprende che sotto c'è qualcosa, poi si risolve tutto alla fine. Creatività finanziaria come i cavalli lipizziani. Bello, si comprendono molte cose.
Di una lentezza esagerata, con tantissime scene inutili…Interessante perché spinge a farsi delle domande sul perché di quello che è accaduto, e su tanti altri aspetti della vicenda.
Visto i tempi che corre il cinema italiano attuale (quasi solo commedie)c'e' da credere che questa pellicola sia proprio "un gioiellino".Cinema verita' che non fa mai male vedere.Ottimi tutti gli attori e le atmosfere,dal taglio drammatico giusto.
Mostra una triste realtà dei nostri giorni in maniera cruda ed estremamente efficace. Sempre notevole l'iterpretazione dei due protagonisti ed anche il reto delcast.
Dopo La ragazza del lago, tutto sommato sopportabile, e con questo aggettivo ho detto tutto, c’era bisogno di trascinare ancora Servillo in quest’avventura cinematografica inutile e pretenziosa?
Un attore come lui, un grande come l’altro, Remo Girone, non riescono proprio a vedere che questo concedersi a filmetti così non fa bene al cinema italiano?
Sono presi… leggi tutto
Ascesa, declino e caduta della Leda (leggi Parmalat). “Noi vendiamo latte, yogurt, succhi di frutta, merendine ma soprattutto valori”, così ama ripetere Amanzio Rastelli il patron dell’azienda agro-alimentare. Un’azienda modello. Il ragionier Ernesto Botta è il cervello finanziario e figura centrale della storia filmica. Il senatore Crusco incarna la vecchia… leggi tutto
C’è una scena ne Il gioiellino che fa capire molto: l’industriale Amanzio Rastelli, con un piede nella fossa, che si ritrova ad elemosinare la salvezza improbabile della propria azienda a certi uomini, tirando in ballo il fatto che un padre per un figlio farebbe qualunque cosa. Negli occhi degli interlocutori cerca una disperata approvazione, bramando col patetismo che solo… leggi tutto
E’ la storia di un imprenditore di provincia, Amanzio Rastelli (Remo Girone), che, coadiuvato nei suoi progetti dal ragionier Ernesto Botta (Toni Servillo), era riuscito a dar vita non solo a un’impresa leader nella produzione di latte e latticini, ma anche a una holding finanziaria, con tanto di squadra di calcio, villaggio turistico, nonché a…
E' davvero un gioiellino questo film che cerca di spiegare, o comunque di far capire, come possano essersi verificate anche in Italia vicende come il crack Parmalat. Come la finanza creativa, e la sete di espansione di certi manager già di per loro molto ben pagati, possano portare danni tanto ingenti alla collettività. Manager (di esempi dei quali le cronache sono tuttora…
Non è difficile intuire a quale scandaloso crack finanziario, alluda la storia raccontata magistralmente da Andrea Malaioli, ma evidentemente i nomi delle persone coinvolte, sono stati surretiziamente modificati per evitare complicazioni ed implicazioni di carattere giudiziario,quali denunce per diffamazione o simili.Servillo, con un'altra memorabile interpretazione, è…
Didascalico, pur con necessarie digressioni rispetto alla grottesca storia della Parmalat a cui inevitabilmente si ispira, il film ricorda per certi versi l’americano “Margin Call” ma se ne spoglia di tutta la drammaticità legata al lasso temporale molto più lungo. Rimane così una sorta di De Profundis di una delle pagine più alte e al tempo stesso…
Film eccellente. Un saggio di cronaca. La fantasia serve a poco: per trovare qualcosa d'interessante, se si ha intenzione di dare un insegnamento utile per evitare in futuro gli errori del passato, basta guardare, come potrebbe fare anche un mediocre giornalista, alla realtà della classe dirigente, imprenditoriale e non, italiana, nella sua quasi interezza.
La tristezza dei protagonisti,…
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Commenti (7) vedi tutti
Si chiama LEDA la società produttrice di latte e latticini di cui parla, in questo film, Andrea Molaioli, lo stesso regista che aveva dato una discreta prova di sé nel precedente La donna del lago.
leggi la recensione completa di laulillaFilm con molte sbavature (certe comparse, alcuni dialoghi) ma nel complesso godibile e istruttivo.
commento di andenkoFilm "istruttivo"
leggi la recensione completa di Furetto60La nipote che nasconde 5 milioni perché comprende che sotto c'è qualcosa, poi si risolve tutto alla fine. Creatività finanziaria come i cavalli lipizziani. Bello, si comprendono molte cose.
commento di sillabaDi una lentezza esagerata, con tantissime scene inutili…Interessante perché spinge a farsi delle domande sul perché di quello che è accaduto, e su tanti altri aspetti della vicenda.
commento di ALCHEMILLAVisto i tempi che corre il cinema italiano attuale (quasi solo commedie)c'e' da credere che questa pellicola sia proprio "un gioiellino".Cinema verita' che non fa mai male vedere.Ottimi tutti gli attori e le atmosfere,dal taglio drammatico giusto.
commento di ezioMostra una triste realtà dei nostri giorni in maniera cruda ed estremamente efficace. Sempre notevole l'iterpretazione dei due protagonisti ed anche il reto delcast.
commento di fralle