Regia di Martin Campbell vedi scheda film
Green Lantern e’ un fumetto della DC Comics poco noto in Italia, ma che a fine anni settanta suscitava in me un certo interesse, pur non essendo molto facile trovare l’occasione di leggerlo, dato che a quei tempi nel nostro paese le avventure di questo sofisticato guardano dell'Universo color smeraldo venivano al piu’ ospitate negli albi dei piu’ celebri Batman e Superman.
In un week end in cui il Ponente Ligure e’ letteralmente ostaggio del supereroe verde e di Kung fu Panda 2, logico che da parte mia la preferenza fosse diretta verso il primo, tanto piu’ che ho sempre riposto nella adrenalinica regia di Martin Campbell una certa fiducia, quantomeno per la fruizione di prodotti di largo consumo, ma di gran ritmo ed efficace direzione (ricordo tra i suoi film due recenti Bond piuttosto convincenti).
Il risultato invece delude ogni livello di aspettativa, almeno a mio avviso: la storia, gia’ banalotta in se’, e’ girata alla spicciola senza perdere ogni occasione propizia per accecare lo spettatore con fasci di luce abbagliante che al confronto l’ultimo Tron pare un cupo dramma familiare alla Dreyer; i personaggi che scaturiscono da una sceneggiatura sviluppata solo in forma di bozza sono del tutto banali e approssimativi, soprattutto in confronto ai ben piu’ solidi elementi “umani” (e/o divini) che costituiscono il piatto forte di opere recenti tratte da fumetti come Thor o Capitan America.
Ryan Reynolds, divo del momento, ci mette indubbiamente il fisico, ma il suo personaggio di neo-garante dei destini del creato resta in ogni caso mono-dimensionale e troppo poco sviluppato per reggere il confronto con la complessita' caratteriale degli illustri recenti rivali della concorrente Marvel.
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