Regia di Francis Lawrence vedi scheda film
Classica storia d'amore ambientata nell'affamata America della Grande Depressione degli anni '30 e al contempo nel magico quanto ingannevole mondo del circo.
Questo adattamento di un romanzo dell'americana Sara Gruen, best seller negli Usa nel 2007 ma da noi praticamente sconosciuto, come di consueto nel passaggio dalla carta stampata alla celluloide perde parecchio.
Sebbene si tratti di un film più che dignitoso rispetto ad altre trasposizioni, forse la volontà di attrarre un pubblico giovane, data la presenza dell'idolo del momento delle adolescenti, ha portato a diversi tagli nella sceneggiatura, alleggerita a tal punto da escludere alcuni passaggi importanti dell'opera originaria risultando in certi passaggi un pò insapore e superficiale.
Tra l'altro la parte a mio giudizio più riuscita, quella del Jacob anziano, semiparalitico e perciò costretto a vivere in una triste casa di riposo, dove si lascia andare ai ricordi della sua vita circense, qui funge solo da apertura e chiusura ed appare come un puro contorno non troppo opprimente. Al contrario la scrittrice ne fa il vero fulcro della narrazione, che oscilla di continuo tra passato e presente, mostrando grande abilità nel tracciare quel senso di impotenza di chi si trova ormai alla soglia della morte, pur avendo vissuto una vita piena. Oltretutto qui non si fa cenno al segreto custodito dall'anziano veterinario per tanto tempo, ossia la verità sulla morte del suo rivale, che nel libro crea una tensione continua, tenendo il lettore legato alla narrazione.
Dunque, nonostante la cura per la ricostruzione di ambienti e costumi, le eleganti sequenze circensi, specie quelle con l'elefante, e la prova tutto sommato passabile del cast, a causa della leggerezza della sceneggiatura si avverte un senso di incompiutezza. Forse chi non ha letto il romanzo lo noterà meno.
Lo striminzito risultato al botteghino non è solo conseguenza delle critiche eccessivamente dure che il film ha subito: forse si tratta di un genere che non appassiona più il pubblico cinematografico di oggi, abituato ad esplosioni ed effetti speciali, è stato poco pubblicizzato e non ha grande mordente.
Consigliato ai romantici, agli amanti degli animali e alle ammiratrici di Pattinson.
Si accompagna bene alle scene, non ha però un motivo trascinante.
L'avrei voluto più fedele alla complessità del romanzo.
Avrebbe potuto inventarsi di più, forse seguendo l'andamento del libro che è già parecchio cinematografico in sè. Lavoro comunque buono.
Non è malaccio, ma deve ancora migliorare: non basta sorridere di più (e nei momenti meno indicati) per staccarsi dall'ombroso vampiro. Che poi è meglio quando non ride...
A tratti si opacizza, nel complesso incarna bene la grazia e la delicatezza del personaggio, ma è totalmente inadeguata a far coppia con Pattinson: sembra la sorella maggiore.
Forte presenza scenica:quando c'è anche gli altri attori riescono a dare di più.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta