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Cars 2

Regia di John Lasseter, Brad Lewis vedi scheda film

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Paul Hackett

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La recensione su Cars 2

di Paul Hackett
6 stelle

Il bolide italiano Francesco Bernoulli (pessimamente doppiato in napoletano dall'insopportabile ed ormai onnipresente Alessandro Siani) sfida pubblicamente il campione di Radiator Springs Saetta McQueen che parte in compagnia del suo team per un minicampionato di tre gare intorno al mondo. In Giappone l'amico di Saetta, l'arrugginito carro attrezzi Cricchetto, per uno scambio di persona (pardon... di auto), finisce per essere coinvolto in un intrigo internazionale guidato (è proprio il caso di dirlo) dai peggiori catorci che siano mai stati progettati, teso a sabotare le gare alle quali sta partecipando Saetta e finalizzato all'affossamento della ricerca sui carburanti alternativi al petrolio. La guerra tra agenti segreti e catorci scorrerà parallela alle gare di corsa per uno scatenato viaggio che toccherà la Francia, l'Italia e infine l'Inghilterra. Togliamoci subito il dente, la maledizione del sequel ha colpito anche la saga delle auto senzienti della Pixar: il primo episodio era un capolavoro, questo "Cars 2" è appena decente. Il progresso tecnico è sostanzioso ed evidente, il film di Lasseter e Lewis è una vera e propria festa per gli occhi, coloratissimo, sgargiante, virtuosistico, un vero gioiello. E' dal punto di vista dei contenuti che proprio non ci siamo: il primo episodio era un divertente ed appassionante racconto di formazione, piacevole per gli adulti e comprensibile per i bambini (che tutto sommato sono i necessari terminali di questo genere di prodotti), questa seconda puntata è una banale action-comedy d'animazione, con il ruolo del protagonista che passa da Saetta alla spalla comica Cricchetto che, contrariamente a quanto accadeva nel capostipite, disgraziatamente non riesce a strappare una risata nemmeno per sbaglio. La pellicola è piena di riferimenti e citazioni di marchi automobilistici (s'intravedono, tra le altre, diverse Panda, Grande Punto, 500, Honda Civic, varie Citroen, qualche Peugeot, diverse Audi ecc) e di satira di modelli "catorcio" come le varie Pacer, Yugo, Gremlin e anche, inopinatamente, la mitica NSU Prinz (per quanto mi riguarda un'icona anni '70, protesto in maneira veemente con gli autori!): la cosa è simpatica per gli adulti, molto meno accattivante per i minori di 10 anni che, temo, facciano una certa fatica a seguire i ragionamenti sui carburanti alternativi e i riferimenti al funzionamento dei motori. Anche la parte "action" spionistica mi è sembrata piatta, noiosa e mai coinvolgente, nonostante il gran dispendio di effetti speciali. Molto fastidioso, infine, per noi italiani, il solito profluvio di luoghi comuni sul Bel Paese, con l'inevitabile l'oleografia dei paesini baciati dal sole e rinfrancati dalle note di onnipresenti e compulsive tarantelle... sarebbe davvero ora di darci un taglio. Tre stelle.

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