Regia di John Lasseter, Brad Lewis vedi scheda film
Un seguito che risponde alla regola non scritta che si applica al 99 % dei sequels:faranno sempre rimpiangere i capostipiti.Mi aveva stupito che dopo gli incassi e la diffusione del brand di un mondo dominato dalle macchine con gli occhi e da cui erano bandite tutte le altre forme di vita animale ,non era stato subito pianificato un sequel per battere il ferro finchè era caldo.Ora che finalmente è uscito al cinema credo che sia inevitabile confrontarlo con il suo amatissimo predecessore.La sabbiosa Radiator Springs e il mondo delle corse americane viene abbandonato in favore di una sorta di world tour in cui oltre a esserci varie sfide all'ultimo ottano su tracciati cittadini caratteristici(e turistici),c'è una storia di spie a quattro ruote molto glamour e di vecchi catorci che si vogliono ribellare alle "belle macchine" e ai loro presunti combustibili ecologici.Saetta McQueen si vede più sulla pista che fuori mentre Carl Attrezzi altrimenti detto Cricchetto diventa protagonista assoluto di questa bondata nonsense in cui la sua ingenuità permetterà di risolvere i problemi del mondo e last but not least anche quelli che ha col suo vecchio amico Saetta.E'evidente il cambio di target di questo Cars 2 rispetto al film precedente e rispetto un pò a tutti i film Pixar.Normalmente questi sono film teoricamente per bambini ma che riescono a piacere anche molto agli adulti che ne possono coglierne tutti i riferimenti e i messaggi contenuti.Cars 2 invece manifesta una sorta di inversione di tendenza.E'un film per bambini che ha un intreccio non scorrevolissimo per loro data la moltiplicazione di avvenimenti e di personaggi,che non riesce ad affabulare gli adulti che lo troveranno piuttosto banale:ordinaria la spy-story connessa,scialba la caratterizzazione dei personaggi(con nota di merito per il vanesio Francesco Bernouilli però penalizzato da una caratterizzazione regionale troppo spinta),piuttosto ingenuo per non dire altro il messaggio dell'importanza dell'amicizia per ognuno.Il film di Lasseter non ha le invenzioni del primo Cars ma si propone come una vetrina votata al marketing puro,un film meramente di cassetta che non ha il guizzo del genio che normalmente abita nella lampada di casa Pixar.E'un prodotto gradevole,di spessore tecnico notevole,con degli scenari che tolgono letteralmente il fiato(vedere Porto Corse,una stupenda amlagama spuria di Montecarlo e riviera amalfitana) con una storia vivace e ricca di colpi di scena.Ma è della Pixar:da loro si pretende sempre il massimo e questo film è ben lontano dai loro vertici artistici.Diciamo che è una bella rinfrescata al brand con conseguente arricchimento e moltiplicazione dei gadgets,una manna per i bambini entusiasti(mio figlio si è letteralmente esaltato a vedere il film) e un colpo al cuore del portafoglio dei genitori che non sanno dire di no.Probabilmente incasserà quanto e più del suo predecessore e quindi saranno tutti felici:ma se fossi nei capi della Pixar comincerei a preoccuparmi di questa fase di stallo creativo che ha portato a un film che appare nettamente inferiore alle altre opere della casa di produzione americana.Un peccato se anche la Pixar non rientra più nelle certezze della vita.
non entusiasmante l'articolazione della vicenda.A livello tecnico siamo sempre all'avanguardia.
non entusiasmante l'articolazione della vicenda.A livello tecnico siamo sempre all'avanguardia.
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