Un thriller giocato sulle reazioni e i comportamenti, nel corso di 24 ore, di un gruppo di impiegati di una grande banca di investimenti nel periodo iniziale della crisi finanziaria che ha colpito gli Stati Uniti (e il mondo) tra il 2007 e il 2010.
Note
Assomiglia a una pièce, tende all’unità di tempo e d’azione, ma con tensione altalenante. E se è un film parlato perché privo d’eventi concreti (la finanza d’altronde è un’astrazione che anche i protagonisti faticano a comprendere) è, giocoforza, un film d’attori: trattenuto sotto gli abiti eleganti, si destreggia un cast da tripla A, corpo e voce di una tipologia umana che Chandor ci mostra da vicino. E che comprende, forse, ma non perdona.
Supernoiosissimo. Il crack della pazienza dello spettatore. Bravi attori discettano su una maxi-sòla dalle dinamiche arcane come il mistero del falco di Humphrey Bogart, simulando di saperla lunga ma non riuscendo a nascondere il fatto di non capire nulla di quello che dicono. Se volete far penitenza, è il film per voi. Voto 5 tendente al ribasso.
Il tema del cinismo in finanza non è propriamente originale. Il film si dilunga sulle dinamiche tra i personaggi ma avrebbe potuto spiegare meglio i fatti (il pubblico non esperto non capirà bene cosa sia realmente accaduto). Tanti bravi attori a tenere in piedi il tutto ma fatica a lasciare il segno.
La perdita del lavoro è un trauma ovunque, cui segue, oltre alla fine della carriera, la diminuzione dell’autostima. Per i manager americani, implica la perdita di alcuni privilegi-status: stop ai rapporti esclusivi attraverso il cellulare (é il 2011); stop all’assicurazione sanitaria, negli Usa non garantita a tutti.
"Sono solo soldi": e così si scatenò il diluvio. Film crudo e realista (e intimista) della grande crisi del 2008 dal punto di vista degli uomini che l'hanno provocata
Parata di divi da urlo, ma il principale elemento di interesse forse è nell'intreccio tra forma e contenuto, dove l'eleganza degli ambienti e dei tipi umani diventa metafora di un cinismo patinato. Personaggi in balia di un mondo che non capiscono e non riescono a rappresentare col linguaggio. Se nulla sarà come prima, dopo di noi il diluvio.
La lentezza nell’emergenza. Le sorti di una importante società finanziaria e, di riflesso, quelle del mercato globale si decidono in una notte. Però nessuno corre, nessuno urla. Si resta nell’attesa, e si parla sottovoce. Il tempo stringe, ma tutti conservano una calma artificiosa, racchiusa nell’amarissimo boccone della certezza che un’epoca si sta chiudendo, e la fine sta arrivando,… leggi tutto
Questo è l’immaginario, ma forse verosimile racconto dei retroscena della catastrofe Lemon-Brothers, inizio della crisi globale, evocato attraverso le iconiche immagini degli executives che costretti a lasciare gli uffici, percorrevano Wall Street con gli scatoloni in cui avevano raffazzonato in fretta e furia gli oggetti di loro proprietà, dopo… leggi tutto
Un'ignobile operazione propagandistica per persuaderci del volto umano degli speculatori, ovvero, dei traders, i cosidetti colletti bianchi, che hanno causato la perdurante catastrofica crisi finanziaria. Il film li giustifica sottilmente mentre ne denuncia pelosamente il cinismo. C'est la vie. Fa' parte della Storia e si rammentano le date delle varie crisi finanziarie dal 1800 in poi. Il film… leggi tutto
Difficile dare un giudizio a questo film, ambientato nel giro di 24 ore, prescindendo dalla problematica che, con molto merito, affronta. Ha tutto il tempo di sviscerare il problema, facendo venire a galla considerazioni interessanti che, sicuramente, a molti sono emerse spontaneamente dopo la crisi dei mutui subprime del 2008, quando lavoratori del mondo della finanza si ritrovarono…
Definirlo thriller mi sembra una forzatura, piuttosto è quasi un docu-film su un'enorme crack finanziario... a proposito, l'argomento di fondo della vicenda risulterà piuttosto oscuro ai più, ma ma dovrebbe essere un problema nell'apprezzare il film. Anzi, è divertente che siano gli stessi personaggi che a volte ammettono di non capirci nulla, chiedendo quindi che sia…
Questo è l’immaginario, ma forse verosimile racconto dei retroscena della catastrofe Lemon-Brothers, inizio della crisi globale, evocato attraverso le iconiche immagini degli executives che costretti a lasciare gli uffici, percorrevano Wall Street con gli scatoloni in cui avevano raffazzonato in fretta e furia gli oggetti di loro proprietà, dopo…
Ho visto il film quasi per caso, scorrendo i titoli di una nota piattaforma. Mi è piaciuto davvero tanto. Tutto si svolge praticamente in poche concitate ore all'interno degli uffici di una banca d'affari. Ammetto di non aver capito pienamente l'evento finanziario che costituisce la messa in moto del meccanismo, ma, incredibilmente, il film risulta vivace, denso di contenuti, interessante…
Intelligente e atipico film di sceneggiatura sulla crisi del 2008. Tutto in interni in 24 ore, serve a far ragionare sull’etica del capitalismo. Che non c’è.
«Ho guadagnato due milioni e mezzo l’anno scorso – dice uno di loro, un giovanotto che fra l’altro accennava a buttarsi giù dal grattacielo, e che squilibrato doveva essere, come un…
Sono stati molti i film che hanno raccontato la grandi crisi finanziaria che sconvolse il mondo nel 2008. Ma mai nessuno aveva trattato il tema dal punto di vista delle grandi istituzioni finanziarie da cui è scaturito tutto. In questo film siamo all'interno di una grande banca che nell'arco di poche ore, subito dopo aver preso atto che i conti non tornano più, deve decidere…
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Commenti (10) vedi tutti
Supernoiosissimo. Il crack della pazienza dello spettatore. Bravi attori discettano su una maxi-sòla dalle dinamiche arcane come il mistero del falco di Humphrey Bogart, simulando di saperla lunga ma non riuscendo a nascondere il fatto di non capire nulla di quello che dicono. Se volete far penitenza, è il film per voi. Voto 5 tendente al ribasso.
commento di genoanoIl tema del cinismo in finanza non è propriamente originale. Il film si dilunga sulle dinamiche tra i personaggi ma avrebbe potuto spiegare meglio i fatti (il pubblico non esperto non capirà bene cosa sia realmente accaduto). Tanti bravi attori a tenere in piedi il tutto ma fatica a lasciare il segno.
commento di MaurisurfIl cinismo della speculazione finanziaria e i compromessi ai quali non puoi fare a meno di sottostare. Buon lavoro con ottimi attori.
commento di iroLa perdita del lavoro è un trauma ovunque, cui segue, oltre alla fine della carriera, la diminuzione dell’autostima. Per i manager americani, implica la perdita di alcuni privilegi-status: stop ai rapporti esclusivi attraverso il cellulare (é il 2011); stop all’assicurazione sanitaria, negli Usa non garantita a tutti.
leggi la recensione completa di laulillaCome si fa a definire insulso un film che descrive fatti storici importantissimi? per di più, anche ben fatto???
commento di vincerrrPenso di non aver mai visto un film insulso come questo. Voto 0
commento di ILDIODELLERECENSIONI"Sono solo soldi": e così si scatenò il diluvio. Film crudo e realista (e intimista) della grande crisi del 2008 dal punto di vista degli uomini che l'hanno provocata
leggi la recensione completa di siro17Parata di divi da urlo, ma il principale elemento di interesse forse è nell'intreccio tra forma e contenuto, dove l'eleganza degli ambienti e dei tipi umani diventa metafora di un cinismo patinato. Personaggi in balia di un mondo che non capiscono e non riescono a rappresentare col linguaggio. Se nulla sarà come prima, dopo di noi il diluvio.
leggi la recensione completa di casomaiil film parla dei titoli "spazzatura" del perchè si creano e degli effetti che ne derivano
commento di danandre67il film sarebbe bello se non fosse per il finale incompiuto..
commento di raimea