Regia di William Monahan vedi scheda film
Sono rimasta vittima per l'ennesima volta di balordi e fuorvianti trailer: mi aspettavo un giallo-rosa da sabato sera con le amiche, una versione inglese, magari un po' più dura di GUARDIA DEL CORPO, e invece, per fortuna, mi sono imbattutta in tutt'altro.
Sono da sempre una fan dei gangster movie inglesi: qui non siamo all'altezza dell'inarrivabile GANGSTER N.1 di Paul McGuigan, ma lo stile nitido e feroce della narrazione è lo stesso, così come il non-lieto fine.
Colin Farrell, precocemente ingrigito, finalmente sta smettendo di fare il bel ragazzo e interpreta con fermezza il teppista ex-carcerato riciclato in guardia del corpo. Per tutto il tempo cerca di redimersi, continua a dire: "Non sono un criminale" e subito dopo fa le peggio cose.
Keira Kneightley è decisamente decorativa nel suo ruolo di diva perseguitata dai paparazzi (commovente la scena in cui cerca di non essere riconosciuta nel negozio dove è costretta a rinunciare a comprarsi gli assorbenti), ma il suo personaggio finisce per essere fagocitato in un film che gronda testosterone.
Indimenticabile (ma non è una sorpresa) l'interpretazione di David Thewlis, nei panni di amico-tuttofare-ex-attore gay e strafatto della diva, che rivela nel finale un'imprevedibile, efficiente crudeltà.
Ray Winstone si dimostra per l'ennesima volta degno erede e compagno di altre "facce da cattivo" della cinematografia britannica, da Michael Caine a David Hemmigs, da Bob Hoskins a Malcolm McDowell.
Grande fotografia di Chris Mendes e magnifica e adrenalinica colonna sonora di Sergio Pizzorno (chitarrista del gruppo inglese Kasabian).
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta