Regia di William Monahan vedi scheda film
Con le belle immagini fotografiche di Chris Menges e con la musica molto pertinente di Sergio Pizzorno, questo è il film d’esordio del regista William Monhan, che ne ha sceneggiato il soggetto dal romanzo omonimo di Ken Bruen.
Mitchell (Colin Farrell) è Il giovane protagonista del film che, dopo aver scontato tre anni di galera per aggressione, trova all’uscita Billy (Ben Chaplin) l’amico malavitoso che aveva frequentato in passato.
Suo proposito è, però, quello di mettere ordine nella propria vita, rompendo i legami che lo avevano messo nei pasticci. Non gli sarebbe stato facile, anche per l’ingenuità del proprio carattere, per la convinzione che si possa davvero vivere di poco a Londra, città in cui la lotta per il controllo dei traffici illeciti si era fatta più serrata e lo spaccio della droga era diventato sempre più redditizio.
Il film ci racconta il percorso faticoso e improbabile del giovane per allontanarsi da quel mondo. Per questa ragione cercherà un lavoro: lo troverà e diventerà, col beneplacito dell’ambiguo Jordan (grande interprete David Thewlis), il guardiano della villa di un’attrice con seri problemi psicologici.
Il seguito del film è la descrizione degli ostacoli che il giovanotto avrebbe incontrato sulla strada del suo riscatto; dell’amore che sarebbe nato fra lui e quell’attrice, Charlotte (Keira Knightley), che serbava nel cassetto un American Dream; molti problemi si sarebbero frapposti al realizzarsi dei rispettivi sogni: il caso, mai nominato, sarebbe stato, tuttavia, l’elemento decisivo di quella difficile situazione.
Benché il film abbia un padre dichiarato nel romanzo omonimo dello scrittore irlandese Ken Bruen, il regista, in realtà, sembra aver tenuto presente anche Sunset Boulevard, il grande film di Billy Wilder con Gloria Swanson che, per alcuni aspetti, sembra evocarlo, dal titolo in primo luogo, all’isolamento dell'attrice costretta a vivere da ex diva braccata, pronta a fuggire alla volta di Los Angeles dove, come si conviene ai filmoni romantici, Mitchell l’avrebbe raggiunta.
Il risultato è un film disuguale in cui prevalgono i toni di un noir molto sanguinoso e non sempre riuscito, che trova, tuttavia, la sua forza soprattutto nell’interpretazione di alcuni attori talentuosi – da Colin Farrell, l’ingenuo e velleitario Bad Boy che vorrebbe redimersi anche per amore, a David Thewlis, a Ben Chaplin – nonché nelle immagini scure di una Londra non turistica, notturna, sfondo quasi los-angelino di un film che procede senza fretta – e spesso col gusto del grand guignol – verso l'atteso catastrofico finale.
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Raiplay
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