Regia di Simon Curtis vedi scheda film
Alcuni dicono che il ritratto del profilo psicologico di Marilyn Monroe in questo caso sia stato ben delineato, ma a me non è sembrato. Non sono riuscita proprio a farmi piacere questo film fiacco e privo di contenuti veramente interessanti. La messa in scena è davvero misera ed inconsistente a causa di una sceneggiatura scadente e piatta che non approfondisce mai nulla veramente. Ma la cosa peggiore in tutto questo per me s'è rivelata Michelle Williams che non mi ha dato in nessun momento l'impressione anche minima di essere la mitica Marilyn. A parte che fisicamente non ha nulla di lei (la Monroe aveva uno sguardo sensuale e non da pesce lesso depresso, un sorriso ed un'espressione accattivanti e non sterili ed era soprattutto longilinea, con curve, tratti e lineamenti delicati e smussati e non tozzi e ruvidi...), ma anche nel modo di recitare e di porsi, sembrava davvero tutt'altra cosa. Ammesso e concesso che potesse sembrare una diva degli anni '30 o '40 per com'è stata conciata, non sembrava comunque Marilyn in niente, niente assoluto! Faccio fatica a credere che lei stessa non abbia voluto prendere coscienza di quanto quel ruolo non le calzasse neppure minimamente bene. Le scene in cui mimava delle canzoni cercando anche di emulare le mossettine sexy ed i tipici sguardi sornioni di Marilyn erano davvero disturbanti e nauseanti. Mi ha suscitato una forte antipatia in questo ruolo nonostante io non ce l'abbia affatto con lei come attrice. E' inutile, non mi ha convinta in nessun momento, neanche in un piccolo momento intendo. Era troppo gatta morta in tutto e per tutto ed il copione che ricuce con stile lento, banale e tedioso la fase un po' in declino della carriera e vita privata di Marilyn non migliora le cose. I dialoghi sono trascurabili, il ritmo è debolissimo, quasi spento e la narrazione è inefficace ed eccede in una certa malinconia di fondo sfociando in un epilogo davvero anonimo, superficiale ed irrisolto. Un film biografico deludente che per me non lascia affatto il segno. Molto noioso, deprimente e con poche idee neppure sfruttate bene, sbaglia nel voler raccontare solo una parte della vita di Marilyn che qui viene caratterizzata davvero male in quanto si dà importanza, spazio e valore solo al lato buio della sua personalità. Si poteva fare di molto meglio, bilanciando con una diversa premura, sensibilità e scrupolosità gli elementi a disposizione ed invece Simon Curtis ha realizzato un film tutt'altro che vitale e coinvolgente, ma abbastanza sterile, mal recitato (un po' da tutti a dire il vero e non solo dall'ex star di Dawson's Creek) e quasi del tutto privo di anima (in parte grazie ad un'ingessata Williams che non riesce a mostrare neanche un paio di espressioni differenti) in cui personalmente non credo si salvino neppure la fotografia e la colonna sonora. Pessimo davvero, non lo guarderei una seconda volta nemmeno sotto tortura.
Totalmente deludente ed inefficiente.
S'è fatta conoscere per il suo ruolo di Jen nel mitico "Dawson's Creek" e lì la trovavo perfetta e mi era simpatica, ma associarla al ricordo di Marilyn Monroe mi ha fatto venire gli incubi. Per me rimane un ruolo che non le si addice minimamente e che ha interpretato come peggio non si poteva.
Mediocre.
Anonima come sempre.
Mediocre.
Monocorde.
Neanche si nota quasi.
Ma per favore...
Tutto, a cominciare dal cast e dalla sceneggiatura.
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