Regia di Will Gluck vedi scheda film
Film arguto e logorroico. Arguto perché scritto bene, e acchiappa piuttosto bene, per vedere di seguire le vicende di questa liceale che parte da una bugia per arrivare a bei casini. Logorroico perché è in pratica e soprattutto un film parlato, e basta, ma poiché la sceneggiatura vale, non è un gran male. Il titolo originale ancora una volta non è quello, era Easy A, ma poneva oggettive difficoltà di traduzione, in quanto si riferisce sia alla A, il massimo voto in USA, sia alla A de La lettera scarlatta, famoso romanzo statunitense che ha vari rimandi nel film. Stavolta il titolo italiano è accettabile, anche se pone troppo l’accento su una sola cosa.
Film che la critica italiana ha troppo velocemente liquidato, stando sul 3 (ma l’avranno visto? Mah), e che invece, pur arrivando alla fine a solo un 6 (per me), ha vari pregi. La protagonista, innanzitutto, dagli occhi grandi e lunghi: l’emergente Emma Stone, già intravista in un paio di altri films, qua brava, anche parecchio. Poi c’è un bel clima scurrile, ma giusto, con varie frecciatine mica da ridere alla religione, il che, dato che in USA sono più bigotti che da noi, è piuttosto interessante. Poi c’è una FANTASTICA coppia di genitori, roba che, per 10 minuti complessivi, ti viene voglia di candidarli all’Oscar, con lui (Stanley Tucci) un grande, lei (Patricia Clarkson) addirittura geniale, specie nella scena della chiacchierata con la figlia sulla macchina. Ovvio, ci sono anche stupidaggini, insomma, il tutto si svolge in un college, americanate non mancano, ma non danno poi tutto sto fastidio, dà più fastidio vedere come è fatto questo college qualunque, con piscine e campi sportivi, e pensare a come siamo messi noi, che penso non ci sia una scuola in Italia dove le docce funzionano veramente.
Al pubblico è piaciuto ancora più che a me, che pure l’ho trovato un filmetto piacevole e guardabile. Budget ridicolo (ma veramente, d’altronde costi non ne vedi, nel film), ha incassato benino, non cifrone, ma sempre 10 volte tanto.
Valida
Ma che bravina!
Grande, alcune scene geniali
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