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Easy Girl

Regia di Will Gluck vedi scheda film

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Paul Hackett

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La recensione su Easy Girl

di Paul Hackett
6 stelle

Olive, liceale graziosa ed ironica ma non particolarmente popolare, racconta per scherzo all'amica del cuore di aver perso la verginità e immediatamente il pettegolezzo fa il giro della scuola, trasformandola nella sgualdrina sulla bocca di tutti. Un po' per anticonformismo, un po' per il desiderio di essere per una volta al centro dell'attenzione, Olive comincia a prenderci gusto e rincara la dose, innescando un effetto domino di bugie. Simpatica commedia adolescenziale che deve la sua ragion d'essere soprattutto alle battute taglienti e spiritose della frizzante protagonista (una Emma Stone sempre più brava e bella) e alle affettuose citazioni dei teen movies "classici", delle quali il film di Will Gluck è infarcito (un vero tuffo al cuore per chiunque sia stato adolescente negli anni '80 e abbia amato le commedie giovanilistiche di John Hughes). Per il resto "Easy girl" ha ben poco da offrire: la trama parte da uno spunto interessante per poi svilupparlo in maniera troppo assurda ed iperbolica per essere credibile (possibile che, con tutto quello che le cronache raccontano sulla disinibizione sessuale degli adolescenti americani, in un liceo faccia tanto scalpore che una ragazza perda la verginità? Sul problema opposto, di non riuscire a perderla, sono stati girati decine di film!) e, sebbene tutto il cast se la cavi abbastanza degnamente, l'età media degli attori coinvolti nel progetto è ben maggiore di quella di uno studente delle superiori (siamo ai livelli dei liceali quasi ultratrentenni di "Beverly Hills 90210") e la cosa è perfettamente percepibile (la stessa Emma Stone, all'epoca del film, ha la bellezza di 22 anni e un fisico non esattamente da ragazzina: paradossalmente due anni prima aveva recitato ne "La coniglietta di casa" nel ruolo di una studentessa universitaria). Non banale comunque la regia del quasi esordiente Gluck: può darsi che ne risentiremo parlare. Non un capolavoro, ma un'operina gradevole da prendere per quello che è e che, magari, un giorno si guarderà con interesse come uno dei primi passi verso la fama di una straordinaria attrice chiamata Emma Stone... tre stelle.

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