Regia di Jennifer Yuh vedi scheda film
Sequel che prova ad aggiungere qualcosa al fortunatissimo capostipite, ma così facendo finisce anche col perdere un po’ di smalto sul versante comico che a mio avviso rendeva Po un personaggio davvero irresistibile.
Po, insieme ai Cinque Cicloni, dopo un periodo di pace deve fronteggiare un nuovo temibile nemico, ovvero il pavone Shen che forte di un’arma agli altri sconosciuta riesce ad avere la meglio anche sui più grandi maestri di kung fu.
Po non si perderà d’animo e tra azioni temerarie e coraggiose, alternate ad altre alquanto incaute, troverà anche il modo di scoprire la verità sui suoi veri genitori e quindi risalire alle sue origini.
Seguito che si avvale ovviamente di una finitura di altissima scuola (basta già solo vedere il livello di dettaglio del pelo del panda nella versione in bluray per rimanere sbalorditi) e di una storia che guardando avanti (nuovi nemici), ma anche indietro (da dove arriva Po?), ha un buon numero di opzioni da sfruttare.
Peccato che poi manchino new entry all’altezza, cattivo di turno a parte, e che tutta l’attenzione sia riversata sulla figura di Po che in un contesto più action perde qualche colpo, per quanto la sua simpatica goffaggine faccia ancora una volta breccia.
Proprio sul versante dell’azione mi è parso che troppo spesso i combattimenti siano un po’ troppo caotici ed esagerati, sempre tutto ben definito sia chiaro, ma da un lato non vi è una fantasia particolare (a parte la bellissima scena stile pacman con i nostri dentro un costume da drago che ripresi dall’alto fagocitano i nemici in rapida successione), mentre dall’altro una velocità troppo spedita non permette di apprezzare al meglio tutta la tecnica adoperata.
Invece per quanto riguarda il lato sentimentale direi che ci siamo, tutto molto immediato, ma anche funzionale alla “maturazione” del personaggio, anche se questi inserti finiscono con lo spezzare ancora di più il ritmo comico che questa volta procede maggiormente a strappi che in maniera continua.
E questo è l’unico, ma fondamentale, limite di questo sequel, ovvero non accontentarsi di fare la solita copia carbone, dando luogo ad un film che possiede tutti i crismi del caso (o del mondo cartoon), ma che allo stesso tempo finisce col non mantenere tutte le promesse di divertimento.
Più che sufficiente.
Prova ad aggiungere qualcosa rispetto al primo (fortunatissimo) capitolo, ma alla fine ci si diverte (o almeno si ride) un pò di meno.
Ardita.
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