Regia di Margien Rogaar vedi scheda film
Ho colto al volo il suggerimento del sempre competetente pazuzu per non farmi sfuggire questo prezioso cortometraggio(che,grazie al link suggerito è rintracciabile molto facilmente),veramente una boccata d'aria fresca non omologata.Sullo scheletro esile di una passeggiata al mare per prendere un pò di sole e farsi un bel bagno rinfrescante,la regista ci regala un piccolo,delizioso ritratto di un adolescenza confusa dai primi ormoni che cominciano a circolare.Erik va con Sofie e il padre di quest'ultima al mare e se la ragazza,manifesta interesse per lui,Erik invece sposta la sua attenzione verso il padre di lei.Ma forse è soltanto un attimo.Il finale l'ho voluto interpretare come un ristabilire inconsciamente le distanze tra Erik e il padre di Sofie.Dialoghi scarni ed essenziali,cinepresa che indugia sui volti dei piccoli attori,una spiaggia deserta.Pochi elementi eppure sufficienti per costruire un esauriente quadro d'insieme.Appena una sottolineatura del progressivo avvicinarsi delle generazioni.Prima lo scarto tra genitori e figli era evidentissimo,prima avere trenta anni voleva dire avere già imboccato la parabola discendente ora il padre di Sofie è un ragazzone appena cresciuto con cui ridere e scherzare.Lo scarto è praticamente annullato,non più padri e figli ma amici,compagni di giochi.Praticamente come Erik e Sofia ma con qualche anno in più sulle spalle robuste.
la cinepresa pedina i tre personaggi con fare gentile
non male
notevole
ok
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