Tratto dall'omonimo romanzo di Seymur Hersh, premio Plizer nel 1970, il film è la ricostruzione del celebre massacro di My Lai, avvenuta durante la guerra del Vietnam, vista attraverso gli occhi di una famiglia, la cui madre farà di tutto per poter salvare suo figlio e gente del suo villaggio.
Note
Se a My Lai Four si toglie l’urgenza del racconto rimane solo l’imbarazzo per una realizzazione del tutto inadeguata, dove si giustappongono meccanicamente le scene nel villaggio - che sembrano una telenovela vietnamita - a sequenze in cui i soldati si scambiano battute sovraccariche di turpiloquio e recitate in modo quasi ridicolo. I due fili del racconto ovviamente si incrociano nelle molte scene del massacro, in un abuso di ralenti, musica e di ogni altro espediente retorico. Uno strazio anche per il ricordo delle vittime, ridotte, una volta di più, a materiale da macelleria.
Il massacro di My Lai visto da una casa di produzione italiana. L'intento è lodevole ma purtroppo il film fa accapponare la pelle. Incessanti musiche strappalacrime, vietnamiti bucolici che sembrano usciti da una puntata dei Teletubbies, marines trucidi degni del commissario Monnezza, dialoghi allucinanti. Se tutto questo non vi basta, siccome siamo all'insegna del risparmio, c'è anche un… leggi tutto
Il massacro di My Lai visto da una casa di produzione italiana. L'intento è lodevole ma purtroppo il film fa accapponare la pelle. Incessanti musiche strappalacrime, vietnamiti bucolici che sembrano usciti da una puntata dei Teletubbies, marines trucidi degni del commissario Monnezza, dialoghi allucinanti. Se tutto questo non vi basta, siccome siamo all'insegna del risparmio, c'è anche un…
Non capisco come una troupe italiana sia finita a fare un film sul tema del Vietnam e purtroppo ci sono molti difetti: prima la sceneggiatura a volte ridicola, le interpretazioni scadenti, effetti speciali digitali di bassissima fattura e troppi rallenti. A volte il film è violento ma difficilmente riesce a trasmettere emozioni forti. Se fosse stato curato molto meglio sarebbe venuto…
Perché? Perché oggi un regista italiano decide di mettere in scena il massacro perpetrato dalle truppe Usa a My Lai, in Vietnam, il 16 marzo 1968, ai danni di una popolazione per lo più civile? Fossimo sotto una feroce censura verrebbe da tirar fuori Manzoni e il narrare di un’occupazione per raccontarne in trasparenza un’altra, insomma parlare del Vietnam intendendo l’Afghanistan e…
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook, ma c'è un nick con lo stesso indirizzo email: abbiamo mandato un memo con i dati per fare login. Puoi collegare il tuo nick FilmTv.it col profilo Facebook dalla tua home page personale.
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook? Vuoi registrarti ora? Ci vorranno pochi istanti. Ok
Commenti (1) vedi tutti
Il film è decisamente scarso, forse l'unico pregio è di ricordare un episodio di crudeltà agghiacciante e davvero incomprensibile
commento di StefanoA