Regia di Edward Dmytryk vedi scheda film
Un chimico che ha perso la memoria si rivolge prima a uno psichiatra, poi a un detective privato (un improbabile Walter Matthau) per capire cosa gli è successo e perché. I posti che conosceva sembrano cambiati, qualcuno cerca di farlo fuori e una bella ragazza ha l’aria di saperla lunga. Uno di quei thriller in cui lo scioglimento finale è molto meno interessante del modo in cui ci si arriva. Lo spettatore si immedesima nello smarrimento del protagonista e la verità si fa largo a poco a poco, mentre brandelli di passato riemergono sotto forma di microflashback (pochi secondi, solo una battuta di dialogo o un’immagine). Bel film, visivamente elegante.
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