Regia di Edward Dmytryk vedi scheda film
Certo, il pensiero va subito ad Hitchcock e con Peck la cosa si avvalora, pensando a Io Ti Salverò, dove il tema era quello dell'amnesia. Il gioco iniziale è di primo ordine, ma magari qualcosa non funziona o almeno non è perfettamente oliata, il che poteva dare una perfetta macchina di suspense di primo ordine: per esempio il personaggio femminile,, volutamente e fruttosomanete nebuloso, in certi momenti non convince e non è coerente, Questi sono piccoli dettagli, che influiscono, ma non annullano l'operazione, che è godibile, specialmente nella parte iniziale. Il cast è molto determinante e troviamo anche Walter Matthau, ancora inesploso (arriverà dopo pochissimo con Non per soldi, ma per denaro di Wilder), in partecipazione doc e fa una bella coppia con Peck, non immune da ironie.
Lo sceneggiatore Peter Stone è ottimo e viene da esperienze di qualità come Sciarada. Ottima anche la fotografia di MacDonald vecchia volpe del buon cinema di suspense e non solo.
David si accorge gradamente di aver perso la memoria degli ultimi due anni. La ricostruzione sarà più che drammatica e legata al suo lavoro di chimico
Quincy Jones fa un bel lavoro, che lo farrà avviare, proprio da qui, ad una fruttuosa strada
Il ruolo malefico in partecipazione
Ottimo ruolo di detective, non lungo ma più che significativo
Un'attrice che non ha potuto fare un acrriera molto più da protagonista, ma si sa come vanno a finire queste cose. Qui fa una parte di routine, alle volte un po' incerta, nella scrittura
Perfetto per questo ruolo a cui si adatta a meraviglia, non essendo una novità. Il suo volto non ammette molte espressioni, e basta uno scompigliamento della capigliatura per aiutarlo, ma non dimentichiamo mai la portata del suo divismo, che non è da sottovalutare.
Ottimo regista che ha dovuto venire a patti con il maccartismo che gli ha tarpato le ali e non poco, peccato un bel talento che sul nascere ha dovuto fare i conti con una situazione politica impossibile. Qui fa un buon lavoro di artigianato
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta