Regia di Jae-young Kwak vedi scheda film
In un film puoi infrangere tutte le regole, tranne quelle che ti sei dato tu. Vi immaginate Bud Spencer che si prende cura di Terence Hill, malato di tumore? Dubito che riuscirebbe a commuovervi. Strano, molto strano. Voto: Boh!
Una volta ho letto in un manuale di sceneggiatura che "in un film puoi infrangere tutte le regole, tranne quelle che ti sei dato tu". All'epoca mi parve la classica frase figa che gli autori americani scrivono per farsi citare nelle raccolte di aforismi, invece la visione di "Windstruck" me ne ha svelato il significato profondo, perché il film ha proprio questa unica, imperdonabile colpa.
La storia comincia con l'incontro rocambolesco tra i due protagonisti, la poliziotta karateka e tutta d'un pezzo e il mite professore di liceo, scambiato per uno scippatore. Ovviamente è amore a prima vista. Il film prosegue sulla medesima falsariga sgangherata per un'oretta, finché, ex abrupto, l'atmosfera vira a 180° verso il dramma, con tocchi di soprannaturale.
Non accennerò alla trama, per evitare spoiler, ma immaginatevi per un attimo che cosa provereste se a metà di un classico film di Bud Spencer e Terence Hill, magari al termine di una bella scazzottata coi tavoli che infrangono le vetrate, Terence Hill rivelasse all'amico di avere un tumore maligno e che gli restano due mesi di vita. E da lì in poi il film raccontasse di Bud Spencer che si prende cura amorevolmente di lui in ospedale, alternando preghiere e lacrimoni.
Vi sentireste spiazzati?
Beh, mutatis mutandis, è proprio ciò che accade in "Windstruck".
Ho letto su FilmTv che è una sorta di prequel di un altro film, di grande successo. Mi viene il dubbio che gli sceneggiatori siano rimasti ingabbiati dal finale che volevano raggiungere. Ne è uscita un'opera parecchio strana e davvero poco coinvolgente.
Siccome devo per forza dare un voto: 6.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta