Regia di Laura Luchetti vedi scheda film
Non che mi abbia convinto del tutto ma almeno in questo "Febbre da fieno" si respira un po' d'aria fresca. All'interessante Laura Luchetti va sicuramente riconosciuta la capacità di raccontarci un tema universale come l'amore senza incappare nei soliti ed abusatissimi cliché propinatici dal cinema italiano medio (soprattutto da quello con i soldi). Niente di rivoluzionario, intendiamoci, le dinamiche di cuori infranti e sentimenti inespressi sono quelle canoniche ma la naturalezza e la sincerità con la quale vengono messi in scena riescono a fare breccia anche in un cinico per natura come il sottoscritto. C'è da dire che il materiale narrativo non è gestito al meglio, che qualche personaggio secondario è un po' troppo fine a sé stesso e che il finale è un po' raffazzonato alla ricerca di un effetto non banale ma complessivamente "Febbre da fieno" è un film che va promosso e sostenuto, non fosse altro che per i toni garbati e lo script incisivo ma senza strafare, senza ricorrere a troppa retorica o a stratagemmi da cabaret televisivo. Buona la prova dell'intero cast, squisitamente centrato, con in testa la dolcissima ed imbranata Diane Fleri.
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