Regia di Richard Schenkman vedi scheda film
Un professore abbandona di colpo la sua cattedra per andar via dalla sua città, i suoi amici non si spiegano perché. Sarà lui stesso a rivelargli che in realtà ogni anno cambia ambiente per non far accorgere gli altri che non invecchia: egli infatti ha ben 14.000 anni.
In realtà più che di pellicola drammatica, trattasi di film di fantasia o fantascienza, al limite. Come spesso accade, per creare la suggestione è sufficiente lavorare bene con gli ingredienti giusti; è ciò che accade qui, dove l'ambientazione è quasi esclusivamente all'interno di una stanza e tutto si basa sui dialoghi e la bravura degli attori. Il risultato non è trascendentale ma funziona e funziona bene, fin dall'inizio la tensione psicologica è viva, la curiosità si innesta nello spettatore per crescere fino al bel finale ad effetto, toccando un buon punto ad effetto con la rivelazione più sconvolgente del protagonista (che evito di rivelare per non rovinare il bello). Interessante lo stallo che si crea e che è destinato a coinvolgere anche lo spettatore, il quale, insieme agli ospiti del cottage, si chiede quali domande potrebbero smascherare l'uomo immortale o, viceversa, confermarne l'identità.
Nel complesso è una pellicola discreta, senza particolari lodi ma ben congegnata e da vedere.
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