Regia di Richard Schenkman vedi scheda film
Che cosa succederebbe se un collega di lavoro che si sta trasferendo altrove,vi confessasse che in realtà è un uomo di Cro-Magnon e ha 14 mila anni?
E lo spunto iniziale di questo cult movie girato con appena 200 mila dollari di budget e partorito dalla penna di Jerome Bixby,già famoso per aver scritto alcuni episodi delle prime serie di Star Trek e per Ai confini della realtà oltre che per Viaggio allucinante di Fleischer, che terminò la sceneggiatura di questo film praticamente sul letto di morte dettandola al figlio Emerson.
The Man from Earth è un film interamente ambientato nel soggiorno del professor John Oldman(nomen omen però scelto appositamente) che viene raggiunto nella sua casa dai suoi colleghi di Università per un saluto imprevisto.
Dalla banale constatazione che John nei dieci anni di frequentazione reciproca non è cambiato per niente e dall'osservazione di un manufatto preistorico, parte la storia di John che racconta la sua vita e i mondi che ha attraversato nella sua lunghissima vita.
Da Cristo a Buddha, dagli Assiri ad Hammurabi, la sua fuga continua dal resto dell'umanità per nascondere la sua natura.
Immortale? No.
Dice di non saperlo ma non vuole provare a mettere a repentaglio la propria vita.Ha paura di morire come tutti.
Tra passaggi ai limiti della blasfemia e storie ben più leggere John Oldman porta tutti in una sorta di dimensione parallela in cui molte domande non hanno risposta.
Folle,visionario o è come dice lui?
Meglio lasciare un pò di suspense per l'inaspettato finale.
The Man from Earth è un film in cui la sostanza prevale decisamente sulla forma: la regia non è particolarmente vivace, gli attori assolvono decentemente al loro ruolo senza eccellere , l'impianto teatrale è troppo evidente per non essere notato.
Eppure...c'è qualcosa di affascinante in questo film,qualcosa che sfugge ai criteri di valutazione oggettivi di una pellicola come questa.
E' la storia che affascina, si comincia a vederlo quasi con noncuranza ma poi quando John comincia a raccontare la sua storia si pende letteralmente dalle sue labbra perchè scatta subito il processo di identificazione con gli amici di John e lo spettatore, come loro, lo vorrebbe tempestare di domande, da alte questioni filosofiche a semplici curiosità di basso livello.
Sono 90 minuti ad alta densità, di ragguardevole tensione emotiva in cui nonostante la verbosità (è un film basato interamente sui dialoghi) non si avverte un attimo di stanchezza.
Non si ha nemmeno il tempo di annoiarsi sentendo la storia di John Oldman.
Un vero peccato che un film come questo sia destinato a rimanere invisibile.
Disponibile con i sottotitoli in italiano credo che sia l'unico caso al mondo in cui il regista ha pubblicamente ringraziato per la sua diffusione un celebre sito di torrent downloading.
Perchè è grazie al file sharing che questo film ha acquisito la sua notorietà,seppur di nicchia.
non particolarmente brillante ma poco importa.
marmoreo
non l'avevo neanche riconosciuto
vecchia conoscenza televisiva
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