Regia di Paul Anderson vedi scheda film
Capisco che per riproporre l'ennesima versione del romanzo di Dumas ci vuole uno spunto di originalità, ma il tentivo del Regista di inserire a tutti i costi - pur cercando di restare fedele all'ambientazione del XVII secolo - elementi di novità che fungano a moltiplicare l'elemento avventuroso, quali ad esempio le caravelle volanti e le armi automatiche (una sorta di mitragliatrici), pur facendo intuire che siano sviluppi delle idee inespresse di un certo Leonardo Da Vinci, può servire ad aumentare la spettacolarità, ma rende il film una specie di misto fra i film della Marvel e Matrix delle Watchosky.
Non c'è nessun tentativo di far emergere le differenze caratteriali e psicologiche dei personaggi, e il contesto storico è disegnato grossolanamente: non è questo lo scopo di un'opera che rimane quindi un semplice divertissement basato sugli effetti speciali.
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