Regia di Dennis Dugan vedi scheda film
Sandler col passare del tempo e a furia di leggere copioni sta lasciando per strada la demenzialità e le volgarità assortite per abbracciare più un cinema formato famiglia.
Starà invecchiando?
Probabile ma tra alti e bassi stavolta ha quasi azzeccato il film.
Ho detto quasi.
Ricalcato sullo schema di Fiore di Cactus di Gene Saks( il confronto è ingeneroso perchè Sandler non vale un unghia di Matthau e pure la Aniston non arriverà mai ai livelli della divina Bergman), il film di Dugan si iscrive di diritto alla schiera delle commedie sentimentali hollywoodiane in cui sappiamo fin da subito come va a finire.
Però anche se sappiamo tutto non riusciamo ad abbandonare la visione per il mix di battue cattive sulla chirurgia plastica, gli equivoci a ripetizione e un paio di ragazzini diabolici che riescono a teleguidare il protagonista.
Gustosa la breve apparizione della Kidman che fa (auto) ironia sulla chirurgia plastica e che si infila in una demenziale gara di balli hawaiani e in fondo sono simpatici anche i personaggi di Sandler e della Aniston che per una volta si ritrovano in panni squisitamente ordinari.
La regia di Dugan non è granchè, è di puro servizio ma almeno cerca di mantenere un certo decoro.
Anche se quelle due o tre battute che vogliono colpire basso, sono talmente grevi da sfiorare la comicità cinepanettonizia....
regia di servizio
in fondo non mi dispiace
lei molte volte mi dispiace
teribbbile!
volgare il giusto
direi che è una discreta visione
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta