Regia di Guillem Morales vedi scheda film
Colpo d’ala della curva catalana, di sicuro la più attiva sul fronte horror europeo negli Anni Zero, tanto da avere attratto nel corso del tempo cineasti in fuga da Hollywood come Brian Yuzna qualche anno fa e Guillermo Del Toro oggi. Il cineasta messicano ama passare per l’eroe dei due mondi, ma a Barcellona ha trovato una seconda casa. Sua la produzione di questo Con gli occhi dell’assassino, diretto dal talentuoso Guillem Morales, thriller che recupera un tema classico del filone, quello della cecità. A non vedere più è Sara, suicidata a inizio film. La sorella gemella Julia non crede alla versione ufficiale, lotta contro la malattia congenita che minaccia anche la sua vista e viene perseguitata da un losco figuro. Suspense in crescendo. Il tema dello sguardo si dimostra una foglia di fico per un film dalla sceneggiatura colma di falle. Chi è un minimo scafato indovina più o meno tutto abbastanza presto, mentre non si capisce come la polizia possa pensare che il marito di Julia fosse l’accompagnatore di Sara al ristorante, ipotesi facilmente smontabile dal cameriere. Lasciando perdere i clamorosi singhiozzi narrativi, è indubbia l’abilità di Morales nel costruire la tensione. Bella l’idea di non inquadrare certe facce e notevole la sequenza illuminata solo dai flash.
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