Regia di Guillem Morales vedi scheda film
Discreto thriller sensoriale di matrice iberica, "Con gli occhi dell'assassino" è un dignitosissimo film di genere che conquista nonostante un intreccio piuttosto prevedibile. Giocato quasi interamente sulle percezioni di una protagonista affetta da una malattia che la porterà presto alla cecità, il film del talentuoso Guillem Morales non è tanto interessato all'indagine privata che la protagonista intraprende per scoprire l'assassino della propria gemella (anche lei affetta dallo stesso morbo) quanto alla costruzione di un livello di tensione crescente che ha il suo apice in una lunghissima resa dei conti finale che riserva più di una sorpresa. Ben girato e splendidamente interpretato da un'intensa Belén Rueda, questa produzione spagnola colpisce anche per un'accuratezza tecnica non comune in cui fotografia ed uso delle luci (come quello delle macchine da presa) hanno una parte fondamentale e decisiva in una messa in scena cupa e claustrofobica. Non è un caso che le scene migliori siano quelle in cui il regista gioca con i suoi interpreti facendoli scappare e rintanare dentro e fuori l'oscurità come nel primo inseguimento del presunto colpevole o nel finale scandito dal flash di una macchina fotografica. Peccato per le diverse lacune in fase di scrittura e per almeno un colpo di scena andato a vuoto nella seconda parte. Ci sarebbe spazio anche per un po' di romanticismo ma la sostanza del film di Morales risiede altrove.
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