Regia di Gennaro Nunziante vedi scheda film
L’ostinazione, giustificata dagli ingenti (e inaspettati) incassi del precedente film, ha indotto Checco Zalone a continuare per la “sua strada”, fatta di battute al limite dell’ignoranza che fanno ridere per disperazione. Non si spiega perché la gente continui ad andare al cinema a vedere le stesse cose che vede in tv (e se proprio vogliamo essere cattivi in tv sono anche meglio) senza spendere un centesimo, visto che le gag del (comico) pugliese altro non sono che il ripetersi di doppi sensi e parole e significati travisati che più e più volte ha portato nella tv nazionale. Se la presenza di Rocco Papaleo aumenta un po’ il livello della pellicola, anche l’ambientazione fa la sua figura tanto quanto il cameo di Caparezza. Altro di positivo non oso dire (perché da dire non ho) se non augurarmi che Zalone possa rinsavire.
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