Regia di Gennaro Nunziante vedi scheda film
A seguire il rotondo successo della pellicola d'esordio del comico venuto da "Zelig" Checco Zalone,vero nome Luca Medici, preciso appena prima della fine delle feste comandate,il bis :"Che bella giornata",che tocca cifre d'incasso che hanno dell'incredibile,18 milioni di euro in un fine settimana,quasi un record assoluto da noi. Tra questo e il grande risultato di un'altra commedia italiana come "Benvenuti al Sud",in molti esultano per una "rinascita italiana":dato prezioso,ed è vero,ma è anche vero che questa è una stagione cinematografica tra le meno toniche che ci sia stato dato di vivere. Lungo lo spazio di un sospiro, il filmettino con Checco Zalone,che prende di mira pregiudizi e differenze anche religiose,ottiene il risultato-risata spesso,ma con meno vigore del lavoro precedente. E non di rado affiora una certa frettolosità nella sceneggiatura,che mette insieme una storiella escogitata per tenere insieme il talento gaffeur del comico,e qualche figura brillante di contorno (su tutti,il personaggio del padre,uno stralunato Rocco Papaleo):file al botteghino,il pubblico si dà di gomito ad assistere alle marachelle puntualmente salutate da risate in sala,però l'impressione finale è relativamente convinta. Zalone dovrebbe provare a variare,mossa sempre rischiosa per un comico di successo che si affaccia al grande schermo e riscontra buon seguito:si sa,non è semplice,ma quanto può durare la corrente positiva? Pieraccioni mostra la corda ormai da tempo,anche se tutto sommato ha ancora gente che va a vederlo,in pochi riescono davvero a distanziarsi da se stessi.Ma almeno provarci,sarebbe meglio...
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta