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Natale in Sud Africa

Regia di Neri Parenti vedi scheda film

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La recensione su Natale in Sud Africa

di mm40
2 stelle

Cosa non si farebbe pur di andare a seguire i mondiali di calcio agratis? Siamo italiani, suvvia: la risposta a questa retoricissima domanda è talmente ovvia che non vale neppure la pena di spendere più di tante parole sulle reali ragioni che hanno portato Neri Parenti, Christian De Sica & troupe a girare questo Natale in Sud Africa. Già si parte con il Waka waka (sigla, appunto, dei mondiali 2010) sui titoli di testa, anche se in una versione tarocca, che costa pur sempre meno di quella di Shakira: sono evidenti fin dal primo fotogramma l'ingenuità e l'inconsistenza del lavoro. Caratteristiche che d'altronde la sceneggiatura di Alessandro Bencivenni, Domenico Saverni, Alessandro Pondi, Paolo Logli e Neri Parenti non tenta neppure di mascherare, spronando lo spettatore al conato di vomito fin dalla fantasiosa scelta dei nomi dei personaggi: il chirurgo Massimo Rischio, il macellaio Bue con suo figlio Vitellozzo, l'entomologa gnocca Angela Ladesse (La/desse, capito il raffinato calembour? Si suppone di sì, ma nel film fioccano le battute per spiegarlo). In questo ennesimo cinepanettone, in cui come ormai di regola la piatta noia ha il sopravvento, le presupposte sorprese dovrebbero essere l'ingresso nel cast di Belen (purtroppo con la B, non con la S) e di Max Tortora, personaggi di estrazione televisiva; confermati dal precedente Natale a Beverly Hills (2009), invece, De Sica e Ghini, così come Panariello, che proviene dall'altro progetto realizzato nel 2010 dal regista, cioè l'imbarazzante prequel-insulto ad Amici miei. Tutto in famiglia, tutto approssimativo come al solito: un minestrone scadente e riscaldato, di quelli che fanno sperare siano senza sapore, ma che in realtà, essendo un mix di scarti ed escrementi del cinema italiano, degli scarti e degli escrementi hanno il relativo sapore. Tanto per cambiare gli italiani premiano al botteghino anche questa sconcezza, mostrandosi coprofagi impenitenti e forse, addirittura, fieri di esserli. 1/10.

Sulla trama

Disavventure in Sudafrica per un gruppetto di italiani. Un chirurgo e un macellaio si sfidano per l'amore di una bella entomologa, mentre due disperati nei debiti si scambiano soldi e gioielli falsi, l'uno all'insaputa dell'altro.

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