Sono circa 300 mila i bambini e i ragazzi dei quartieri più poveri e violenti del Venezuela che impegnano sei pomeriggi a settimana a dedicarsi allo studio della musica. È il merito del Sistema di Orchestre Infantili e Giovanili del Venezuela che da oltre 30 anni offre a questi ragazzi un'alternativa di vita, togliendo dalle loro mani una possibile arma, sostituendola con uno strumento. Un progetto vincente, diretto dall'italo venezuelano José Antonio Abreu Anselmi, che ha permesso a molti di riscattare una vita difficile e ha incrementato anche l'economia locale...
Note
Un documentario capace di raccontare una storia vera e locale, ma capace di parlare a tutti. Vincitore del molti premi internazionali.
Illuminante, crudo, realistico e commovente. Racconto romanzato, con gusto e rispetto, di una storia esemplare. Forse un po' abbozzato nella caratterizzazione dei molti (troppi?) personaggi.
Buon documentario che ci dimostra che un altro mondo è possibile e che la vita senza musica è inutile. Il regista riesce a entrare nel barrio di notte e farci vedere quello che succede , mentre di giorno questi ragazzi si impegnano per riuscire. Sarà pure vero che la cultura non si mangia però in alcuni casi ti toglie dalla strada e da un senso alla vita. leggi tutto
La regia è eccessivamente confusionaria, saltellante oltre misura, ostica e poco digeribile. Se si aggiunge la sciagura del doppiaggio (già è complicato doppiare bambini attori che stanno recitando, ma doppiare bambini che parlano al anturale con vocine di bambini attori è un'operazione da codice penale), che peraltro non annulla ma lascia in debole sottofondo le voci…
Buon documentario che ci dimostra che un altro mondo è possibile e che la vita senza musica è inutile. Il regista riesce a entrare nel barrio di notte e farci vedere quello che succede , mentre di giorno questi ragazzi si impegnano per riuscire. Sarà pure vero che la cultura non si mangia però in alcuni casi ti toglie dalla strada e da un senso alla vita.
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Commenti (1) vedi tutti
Illuminante, crudo, realistico e commovente. Racconto romanzato, con gusto e rispetto, di una storia esemplare. Forse un po' abbozzato nella caratterizzazione dei molti (troppi?) personaggi.
commento di bebabi34