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La meteora infernale

Regia di John Sherwood vedi scheda film

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La recensione su La meteora infernale

di alan smithee
7 stelle

In un villaggio americano posto al confine con una zona desertica ora sfruttata per le saline che il mare, milioni di anni prima, ha creato nel ritirarsi, un geologo scopre per caso uno strano minerale scuro, un cui frammento si porta in ufficio per poterlo studiare l'indomani. Di notte il vento fa cadere il minerale su una bottiglia d'acqua, che, entrando in contatto col frammento, provoca danni a cose e persone di fatto oltre ogni immaginazione.
Il giorno dopo la maestra del villaggio porta in macchina i suoi sei alunni nel deserto per visitare la cava di sale. Una bomba curiosa si porta a casa un altro pezzo di minerale nero, ma quando la madre le impedisce di portarlo in casa, e lei lo immerge in acqua per lavarlo, ecco che poco per volta la situazione degenera.

Il minerale, infatti, a contatto con l'acqua, si riproduce aumentando di dimensioni e rendendo irrespirabile l'atmosfera circostante, che, se inspirata, provoca fatali irrigidimenti corporali che portano alla morte.
La bimba verrà soccorsa dalla maestra e dal suo sveglio spasimante che si adopera sia per portarla a Los Angeles a tentare di salvarla, sia di contattare uno scienziato per poter sottoporgli quel misterioso fenomeno.
Comprenderanno poco per volta che il minerale, di origine celeste, è frutto dello schianto di una meteora, che contiene una sostanza in grado di reagire con effetti distruttivi. Per fortuna viene anche accertato che tutto il sale presente nella cava, potrebbe indurre quel minerale a perdere la sua efficacia, se combinato con acqua.
Pertanto i cittadini, responsabilizzati al pericolo imminente e decisi a salvarsi da quella progressiva invasione di minerale nero che avanza verso il centro abitato, decidono di procedere di oro iniziativa a distruggere la diga che cinge i giacimenti di sale, facendo in modo che il flusso di acqua e sale sommerga la minaccia, disgregandola: detto e fatto, con la natura terrestre che si riprende il dominio del suo spazio, contro quella pericolosa minaccia aliena.

Il film, che, visto oggi, appare piuttosto ingenuo sia per lo sviluppo dei personaggi, sia per la dinamica degli effetti speciali utilizzati (per quanto tutto fuorché banali) al punto da suscitare sentimenti di accorata tenerezza , è tuttavia concepito nel rispetto di una suspence crescente, e riserva una buona capacità di intrattenimento, anche agli occhi smaliziati di un pubblico avvezzo a ben altri effetti, come è quello odierno.
A tutti gli effetti questa Meteora infernale, diretto con sicuro mestiere da John Sherwood, esperto artigiano hollywoodiano spesso diviso tra horror e fantascienza, è senz'altro un piccolo gioiello cult destinato a rimanere tra gli annali del nascente filone fantascientifico, così fertile in quel fine anni '50.
 
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