Regia di Bent Hamer vedi scheda film
Ci sono notti che possono cambiare il nostro destino. “ Tornando a casa per Natale”, film da vedere con gli occhi, a cuore aperto, per emozionarsi e raggiungere uno stato catartico e magico di purezza assoluta e poetica, che ci fa stare bene e riflettere dopo la visione.
Tornando a casa per Natale -Norvegia, Svezia, Germania 2010 la trama: Il racconto di avvenimenti che riguardano persone diverse, impegnate nella Notte di Natale a ritrovare la propria famiglia. Un uomo che si veste da Babbo Natale per incontrare la ex moglie di nascosto e portare un regalo ai figli, l’ex campione di calcio ormai vinto ed in disgrazia, che trova una vecchia amica, una donna che vuole che il suo amante lasci la famiglia per lei, fino ad una coppia mista serbo albanese che chiama un medico nella baita dove dimorano,perché la ragazza deve partorire. La recensione: il regista norvegese Bent Hamer dirige un commovente film corale ed incrocia sei storie natalizie slegate tra di loro, tratto da “Only Soft Present under the Tree” di Levy Henriksen, con un prologo nei Balcani, che si lega direttamente al magico finale, dove scopriamo che la donna è la medesima persona. Il regista con questo film vuole dimostrare che la magia del Natale esiste e tutti siamo portati ad essere più buoni e disponibili, non manca nessun ingrediente in questo film, il paesaggio innevato poi aiuta a creare il giusto stato d’animo, perché fa da cassa di risonanza alla nostalgia di ogni personaggio e la solitudine di altri. Molto malinconico ed a tratti surreale, dura 90 minuti scarsi, però tutto è mostrato con una intima poesia commovente e realistica, una commedia drammatica per certi versi e certi fatti molto triste e malinconica, per altri dolcissima e commovente, con alcune scene molto ben illustrate ed accompagnate da un’ottima colonna sonora di John Erik Kaada. Bent Hamer con pochi elementi chiave e rappresentativi ricrea lo spirito giusto, l’unico che vale: la nascita di un bambino in una situazione di pericolo, che simboleggia la vita che ha sempre un nuovo inizio, questo episodio ci trasmette speranza, fiducia, calore ed affetto, voglia di maternità e comprensione fra simili, nella buona e nella cattiva sorte. Ho tentato di spiegare “Tornando a casa per Natale”, però il film è magico e solo vedendolo, si percepisce il senso dell’amore che traspare da ogni singolo fotogramma, che uniti rappresentano un bellissimo manifesto sulla bontà del cuore, dell’anima e della voglia di aiutarci l’uno con gli altri, come ci ha insegnato la nascita di nostro Signore Gesù, morto in seguito sulla croce, un sacrificio che però non ha dato i frutti sperati, perché questo nostro povero Mondo sta andando alla deriva, si sta spappolando preda dell’egoismo, della vanità e della ricerca dei beni materiali, che non sono quelli che fanno la differenza, ma tracciano un solco che allontana le persone tra di loro, gli umili dai ricchi, la disumanità ormai impera e siamo tutti destinati a seguire una china negativa, che ci trascinerà nel baratro, nella inevitabile resa dei conti finale voto 8 Interpreti e personaggi Nina Andresen Borud: Karin Arianit Berisha: Goran Joachim Calmeyer: Simon Trond Fausa: Paul (con il nome Trond Fausa Aurvaag) Levi Henriksen: Uomo della Security Cecile Mosli: Elise Igor Necemer: Serb Tomas Norström: Kristen Kai Remlow: Paramedico (con il nome Kai Remlov) Morten Ilseng Risnes: Thomas Sarah Bintu Sakor: Bintu Isaka Sawadogo: Padre di Bintu (con il nome Issaka Sawadogo) Kristine Rui Slettebakken: Tone Nadja Soukup: Madre di Goran Kyrre Haugen Sydness: Hroar Fridtjov Såheim: Knut Reidar Sørensen: Jordan Nina Zanjani: Donna albanese Ingunn Beate Øyen: Johanne Jakobsen
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