Regia di Luigi Cozzi vedi scheda film
Derivativo film di fantascienza sconfinante nello splatter, realizzato con pochi mezzi ma tanta fantasia...
Il mistero avvolge una nave alla deriva, presso il porto di New York: dell'equipaggio non v'è traccia sino a quando, messa in quarantena, vengono rinvenuti corpi umani che sembrano essere esplosi "dall'interno". La stiva della nave è piena di contenitori di caffè della insolita marca UniversX, ma quando vengono rinvenute strane uova di enorme dimensione che, al contatto con fonti di calore, causano la morte di chi è vicino intervengono le forze speciali, guidate dal tenente Stella Holmes (Louise Marleau) la quale, ricordando di una missione su Marte nella quale si faceva riferimento ad enormi uova, coinvolge Hubbard (Ian McCulloch) uno degli astronauti della missione e si reca in Colombia, presso la fabbrica produttrice del caffè ...
Cozzi sceneggia e dirige un film di fantascienza, genere che, insolitamente, non è stato mai molto praticato dagli autori italiani. Per dare un taglio più internazionale alla coproduzione (tra Italia e Germania) sono state realizzate buone riprese aeree con scene di certo effetto, girate sopra i cieli americani nell'incipit veramente memorabile che rimanda, in parte, a quello di Zombi 2: un elicottero sorvola una nave fuori controllo in prossimità del porto di New York, con evidenza del ponte di Brooklyn, della statua della Libertà e delle ex Twin towers.
Cozzi dimostra che non gli mancano, quando sorretto da buone maestranze, valide qualità: infatti Contamination vale la visione non fosse altro che per i primi 20 affascinanti minuti, dove il mistero (si fa menzione anche de Il vascello fantasma) si mescola ad effetti splatter insoliti in una pellicola di fantascienza, con sanguinose esplosioni degli stomaci che devono, evidentemente, qualcosa ad Alien, capolavoro citato anche nel sottotitolo. Poi il film procede più lentamente, lambendo l'avventura e -in parte- anche la commedia con la spedizione in Colombia, e si chiude purtroppo malamente con la presenza di un mostro ciclopico, realizzato maldestramente a causa di un budget piuttosto limitante per gli effettisti.
Nel complesso, soprattutto per chi apprezza il cinema bis, Contamination ha un suo fascino, garantito anche dalla efficace colonna sonora dei mitici Goblin che qui, in versione lievemente modificata, ripropongo anche un bellissimo pezzo inserito in Buio omega di Joe D'Amato (Aristide Massaccesi).
Da visionare in double bill (ovvero in coppia) con l'Alien 2 di Ciro Ippolito per apprezzare in pieno le capacità di cui erano dotate le maestranze del cinema italiano dell'epoca.
Ad oggi irreperibile sul mercato home video italiano e, insolitamente, assente anche dal catalogo della Sinister, casa per la quale Luigi Cozzi ha realizzato decine e decine di introduzioni ad altri film.
È però rintracciabile l'edizione in Dvd/Bluray import spagnola (Cine) che riserva una piacevole sorpresa per l'ottima qualità della versione video (in formato anamorfico 1.85:1) accostata alla presenza della traccia audio italiana (opzionabile anche in castellano e inglese) chiara e potente.
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