La recensione su Oil City Confidential

Ho avuto,quelle poche volte,notizie dei Dr Feelgood sempre di seconda mano.Citati dai membri di altre band famose ma per me praticamente sconosciuti .E credo anche per molti altri.Il documentario di Julien Temple,un vero professore in materia di documentari musicali,viene a fare un pò di giustizia.I Dr Feelgood erano una band inglese di inizi anni '70,autori di un rock blues originalissimo che aveva trovato terreno fertile nella scena musicale della terra d'Albione in un periodo immediatamente precedente all'esplosione del punk.Inoltre vennero conosciuti anche in America a seguito di un tour di successo con relativo disco dal vivo da immettere nel mercato americano.Il fulcro della band era rappresentato dal cantante Lee Brilleaux col suo stile sporco e la voce maltrattata da stravizi di ogni genere e il chitarrista Wilko Johnson,carismatico leader autore praticamente di tutte le canzoni.I Dr Feelgood rappresentarono all'epoca l'ennesima next big sensation arrivata a meno di un millimetro dal successo planetario e poi implosa per problemi interni.Quelli che non permettevano una normale relazione tra Lee e Wilko.E quest'ultimo con il suo split determinò la crisi dei Dr Feelgood e il loro ritorno a dimensioni produttive più contenute.Il documentario di Temple è un'affettuosa ricostruzione dei primi giorni del gruppo,una ricognizione nella loro terra d'origine Canvey Island ,Essex,terra di raffinerie a meno di un tiro di schioppo da quello che è considerato il nirvana inglese,il Kent.Con la fotografia virata al grigio e al blu il paesaggio di Canvey Island è equiparato da Temple a un paesaggio lunare,un pezzetto di mondo in bianco,grigio e nero in cui i Dr Feelgood avevano il compito di portare un pò di colore.Il film si avvale di moltissime interviste di star di prima grandezza del firmamento musicale inglese di quegli anni e si fonda soprattutto sui racconti di Wilko Johnson.Gli aneddoti che racconta(ma anche quelli che raccontano gli altri membri della band) danno un'idea quasi romantica della figura del rocker,innamorato della musica che suona e dei parties ma soprattutto dell'idea di essere una celebrità invidiata da tutti e proprio per questo status privilegiato capace di affrancarsi dai lavori cosiddetti normali.Dalle parole di WIlko emerge amarezza per un epoca che non ritornerà mai più e per essersi in qualche maniera preclusi da soli il successo mondiale.Ora lui e gli altri membri ancora in vita(Lee è morto nel '94 a soli 42 anni) ancora fanno concerti per pubs e clubs di nostalgici ma il tempo è impietosamente passato.E probabilmente il rimpianto è ancora lì a portata di mano.Di Wilko Johnson sono rimasti intatti solo gli occhi spiritati.Il resto è cambiato.Oggi esistono ancora i Dr Feelgood ma non sono quelli di allora ma sono sempre una delizia da assaporare con voluttuoso piacere.Sono ora degli appassionati di musica ,attempatelli che cercano di far rivivere il rock che scorreva nelle loro vene.Con tanto ancora da regalare ai fans.Ai più appariranno dei vecchi dinosauri.Ma sono i più che sbagliano.Long life to Dr Feelgood!

Su Julien Temple

regia ottima che inframezza alle interviste anche brani di film