Regia di Philip Martin vedi scheda film
Mi stupisce sempre la cura con cui sono realizzati i film per la tv targati HBO o BBC.Un modo di fare fiction televsiva che quasi annulla le distanze dal cinema tanta è la cura riservata al prodotto.Ed è il caso di questo film di Philip Martin che ci presenta il bizzarro giovane Einstein,perfetto esempio di genio e sregolatezza,con idee che minano alla base la fisica(e la logica) newtoniana ma che proprio per il loro essere rivoluzionarie lo rinchiudono in una sorta di limbo,in cui non hanno nessuna risonanza e proprio per questo non sortiscono nessun effetto sulla comunità scientifica.Einstein è un brillante scienzato ma quasi nessuno sa dove finisce la sua scienza e dove comincia la sua pazzia.Neanche la moglie.Finchè i suoi studi vengono messi alla prova da Arthur Eddington,studioso in preda a crisi mistica continuativa che in modo tranchant possiamo considerare il Dr Jekyll che è nascosto nel Mr Hyde rappresentato da Einstein.Quanto è brillante e anticonformista lo stile di Einstein(sia nella vita che negli studi) tanto è ingessato e pragmaticamente ancorato al passato quello di Eddington.Che ,tuttavia riesce a sdoganare gli studi di Einstein permettendogli di raggiungere la notorietà negata fino a qualche tempo prima.Mentre i suoi studi sono già belli che dimenticati.La storia sa essere crudele.Oltre all'intepretazione rimarchevole dei due protagonisti c'è da sottolineare una cura certosina nelle ricostruzioni storiche e nelle scenografie.Il film vive esclusivamente del contrasto tra queste due intelligenze utilizzate in modo antitetico,ben calato in un preciso contesto storico.Non è cinema ma ci si avvicina molto....
regia corretta,senza slanci
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