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Vanishing on 7th Street

Regia di Brad Anderson vedi scheda film

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La recensione su Vanishing on 7th Street

di supadany
4 stelle

Molto deludente questo lavoro di Brad Anderson che s’infila in un film di genere, cercando di aggiungerci dell’altro finendo solo con lo svilire il tutto senza fornire motivazioni e soprattutto soluzioni in grado di rendere appagante la visione che finisce invece col trascinarsi dopo delle premesse tutto sommato accattivanti.

In seguito ad un improvviso blackout quasi tutta la popolazione sembra essere scomparsa nel nulla, mentre si sono salvate solo le persone che per caso fortuito si sono trovate con altre forme luminose attorno.

Dal buio misteriose ombre si affacciano inquietanti, Luke (Hayden Christensen), Paul (John Leguizamo) e Rosemary (Thandie Newton) si ritrovano in un bar assieme ad un ragazzino con la necessità di aver sempre la luce accesa per evitare di scomparire anch’essi nel nulla.

Il tempo passa, le fonti luminose scarseggiano e l’idea è quella di provare a fuggire.

Lo sfruttamento di un filone piuttosto florido (ma che non sempre procede a pari passo con la qualità) come quello pessimista e catastrofista condito da elementi di mistero ed alcuni risvolti esistenzial-religiosi non porta in questo caso ad un risultato pregevole.

L’inizio scaraventa subito nel dramma e nel mistero, ma purtroppo la sceneggiatura ci mette davvero poco tempo a far prima intravedere e poi mostrare ampiamente tante ed inesorabili falle.

Si parte con un aereo che precipita (e come avrebbe fatto ad arrivare fin lì? Per la serie, una bella esplosione non la si nega a nessuno), per poi passare ai più classici incidenti di percorso che avvicinano la fine (vedi vari inciampi e luci che si spengono improvvisamente) che all’ultimo viene sempre rinviata.

Non aiutano i caratteri dei pochi personaggi in campo (i dubbi di Rosemary) e nemmeno gli interpreti (Hayden Christensen come spesso gli capita pare un pesce fuor d’acqua), praticamente niente viene spiegato (il che comunque tiene sempre alto un certo mistero, però a tutto c’è un limite), il finale è semplicemente fiacco e nulla aggiunge (ed invece ce ne sarebbe stato di bisogno), mentre tutto il film è confezionato senza particolari qualità in grado di fornire un supporto valido.

Così la fotografia notturna non convince più di tanto (pur non appiattendosi), la tensione non viene quasi mai resa a pari passo con l’evoluzione della trama, insomma in certi frangenti sarebbe bastata l’inquadratura giusta per far venir un colpo, invece questo non avviene quasi mai.

Dunque il film trasmette molto poco, non trova vie personali convincenti e non riesce nemmeno a sfruttare appieno il filone di appartenenza (per cui se avesse fatto almeno paura avrebbe avuto un valido motivo d’essere), per cui si tratta di un vero e proprio passo falso, con pochissimo da salvare ed altrettanto poco di interessante da annotare.

Delusione su tutto il fronte.

Su Brad Anderson

Irriconoscibile.

Su Hayden Christensen

Non ha le doti da protagonista (già Lucas aveva pescato male, ma almeno lì c'era tutto un altro mondo alle spalle).
Scelta sbagliata alla fonte e confermata dai fatti, almeno per quanto mi riguarda.

Su Thandie Newton

Bella presenza, ma non basta.

Su John Leguizamo

Il migliore del cast, nel suo caso mi sento di poter dire che è più colpa altrui che sua.

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