Regia di Daniel Stamm vedi scheda film
Il reverendo Cotton Marcus è un esperto di esorcismi. A vederlo, più che un religioso pare un piazzista. Viene seguito da una troupe di documentaristi d’assalto che vorrebbero svelare l’arcano dei rituali contro il demonio. Cotton è in debito di fede, non crede affatto nella missione, finché in una remota fattoria trova una ragazza che con il suo diavolo interiore non scherza per niente. Sono passati dodici anni da The Blair Witch Project e il mockumentary applicato al cinema fantastico è ormai una moda, rilanciata dal successo di pubblico di Paranormal Activity e da quello di critica di District 9. Il solo film veramente rivoluzionario del filone resta Diary of the Dead di George A. Romero. Gli altri, tra alti e bassi, spacciano il finto per vero e sono il paradigma di un decennio di menzogne raccontate come fossero “reality”. L’ultimo esorcismo, prodotto da Eli Roth, è dignitoso ma ritrito. Delle due cose più interessanti (il rapporto tra rituale liturgico “cattolico” e protestantesimo; il contesto sudista con iconografia alla Ku Klux Klan nell’ottimo finale) non sembrano curarsi troppo neanche gli autori. Ed è un peccato, perché di riprese pseudo sciatte, corse tra i boschi in soggettiva e grida dall’aldilà non ne possiamo più.
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