Regia di Daniel Stamm vedi scheda film
Ultima valvola di sfogo per il genere horror in termini di escamotage narrativi, era praticamente inevitabile che prima o poi il mockumentary arrivasse a toccare anche l'inestinguibile filone d'esorcismi ed affini. Zampino luciferino di Eli Roth in produzione, semisconosciuto europeo dietro la macchina da presa (Daniel Stamm) che fa sempre trendy ed eccoci catapultati in Louisiana, terra d'intolleranze e superstizioni, per un bel documentario sull'inefficacia degli esorcismi. Ideatore del progetto il reverendo Cotton Marcus, predicatore prodigio e scettico neofita a seguito dell'immancabile crisi di fede, determinato a dimostrare di fronte alle telecamere che le questioni di "possessione" non sono altro che condizionamenti psicologici di soggetti afflitti da ben altri problemi ma di natura terrena. Un nobile quanto vano intento perché l'uomo di chiesa ed i due operatori che lo accompagnano andranno inevitabilmente ad imbattersi proprio nella quint'essenza del male, imprigionata per l'occasione nel corpo di una timida e (presto) gravida sedicenne. Prevedibile negli sviluppi principali della vicenda, che attingono ovviamente all'immaginario creato da Friedkin con il capolavoro del '73 - basti pensare alla sequenza dove il demone si manifesta apertamente per le prima volta nel fienile - "L'ultimo esorcismo" riesce comunque a creare la giusta tensione con la complicità delle tipiche riprese pseudo-amatoriali che hanno fatto la fortuna dei vari "Blair Witch Project", "[Rec]" e così via. Non mancano errori di montaggio soprattutto nei raccordi della seconda parte ma la prova della giovane ed inquietante protagonista con l'aggiunta di una discreta idea sul finale fanno sì che si possa soprassedere archiviando la pellicola come un non entusiasmante ma onersto film di genere.
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