Regia di Daniel Stamm vedi scheda film
Nel sottofilone horror "bambine possedute dal demonio" sfido chiunque ad inventarsi qualcosa di nuovo. Tutto il repertorio è già stato rivoltato come un calzino, e dunque è comprensibile che io mi sia accostato a quest'opera carico di naturale diffidenza. Se da una parte ho riscontrato la riproposizione di qualche formula abusata, devo però ammettere che il film mi ha in buona parte convinto. E questo per una serie concomitante di fattori. Se la regìa non è eccezionale, degna di nota è invece la produzione, affidata ad un cineasta ben noto, il tarantiniano Eli Roth, autore del famigerato "Hostel"; conosco l'attività di Roth e ne sono un fan perchè so che, al di là del suo aspetto da ragazzone americano ipervitaminico, Roth è prima di tutto un appassionato di tutto il cinema, a partire dal nostro neorealismo sul quale si è molto documentato. Poi abbiamo un attore protagonista davvero bravo, Patrick Fabian, istrionico e anche un pò gigione nel (riuscito) tentativo di attribuire diverse sfumature al suo personaggio: un ruolo, il suo, che subisce nel corso del film alcune modificazioni psicologiche in seguito al verificarsi di eventi inattesi. Su un classico impianto da storia di esorcismo, viene innestato qualche fattore destabilizzante, primo fra tutti l'assunto di partenza che subito attira la curiosità dello spettatore. Cioè il protagonista, un reverendo specializzato in esorcismi, ha incontrato (come spiega lui stesso nelle prime sequenze del film) nel corso della propria vita un episodio che lo ha profondamente mutato. E' successo che, leggendo sul giornale di un bambino autistico morto soffocato durante una pratica esorcistica, ha deciso di non credere più a questo genere di "cerimonie". Anzi, ha scelto di dedicare il resto della sua vita a smascherare trucchi ed inganni da parte di operatori in questo settore. Allora prende una lettera a caso fra le tante richieste d'aiuto che gli sono pervenute e parte alla guida di un furgoncino, portandosi una mini-troupe di operatori video, con destinazione una famiglia che aveva chiesto un suo classico intervento anti demoniaco. E qua lo spettatore entra in contatto con una realtà di immagini molto suggestive, vale a dire il paesaggio immobile e minaccioso della Louisiana, con tanto di alligatori nascosti tra la vegetazione, tra panorami di campagne deserte e abbandonate dove il tempo sembra essersi fermato. E subito facciamo conoscenza con la giovane Nell, ragazzina dall'aria casta e pura, ma che immancabilmente custodisce segreti diabolici. Quel che segue è abbastanza prevedibile, ma, come già accennavo, il talento del protagonista, qualche snodo destabilizzante, e il paesaggio inospitale della Louisiana, rendono la visione tutto sommato accattivante. Un aspetto interessante è seguire l'evoluzione di pensiero del reverendo. Prima lui viene allevato sin da piccolo dal padre (anche lui esorcista veterano) nella passione verso questi riti, poi (come prima spiegato) egli matura verso di essi una forma di repulsione, finchè i dettagli inquietanti della "possessione" della giovane Nell non lo inducono a riposizionare tutte le sue ultime convinzioni, più che altro immergendolo nella confusione totale. Ovviamente non rivelerò il finale, ma posso dire che esso è svelato attraverso una cerimonia spaventosa. Splatter praticamente assente, ma ampiamente compensato da un clima generale di minaccia che non è affatto male. Concludendo. Niente di che, ma come intrattenimento "di paura" funziona piuttosto bene.
Voto: 7+
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