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I saw the devil

Regia di Kim Ji-woon vedi scheda film

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La recensione su I saw the devil

di undying
6 stelle

Un film coreano che riflette sui meccanismi del male e sulla -inutilità- di una vendetta cieca e spietata. Dal regista del cuorioso Two sisters, un film horror del 2003 a tema "familiare" piuttosto interessante, rifatto a tempo di record in america come The uninvited.

 

Locandina Originale

I saw the devil (2010): Locandina Originale

 

Kyung (Min-sik Choi) è autista di scuolabus, con una passione segreta: da tempo mette in atto feroci delitti, successivi a violenza sessuale su inermi ragazzine adolescenti. Una notte, favorito da un tempo inclemente, abusa ed uccide una fanciulla rimasta a piedi con la macchina nel mezzo di una tormenta di neve. Quella ragazza è la fidanzata dell'agente Kim (Lee Byung-hun), il quale non esita a perseguire una sua indagine personale che lo conduce ad identificare in breve tempo l'assassino. Utilizzando una capsula tecnologica -fatta ingerire quando Kyung è privo di sensi- in grado di localizzare tramite GPS la posizione, l'agente inizia una cinica vendetta che consiste nel raggiungere di volta in volta l'omicida, pestarlo di botte e rimetterlo in libertà in un sadico gioco che sfugge però, a lungo andare, al controllo. Infatti Kyung, nelle sue spietate azioni criminali, non opera in solitudine e presto reagisce inaspettatamente.

 

Dalla Corea arriva un film sulla vendetta piuttosto serrato e reso accattivante dalla buona regia di Kim Ji-woon, supportata da  maestranze tecniche di alto livello, ovvero l'ottima fotografia, le convincenti interpretazioni e una sceneggiatura in grado di far trascorrere gli oltre 140 minuti del film senza che venga mai meno l'interesse per l'evolversi della storia. Una storia che presenta momenti piuttosto crudi, anche se perfettamente inseriti in un contesto narrativo che ne richiede -prepotentemente- la presenza.

Proprio in forza dei momenti spietati, messi in atto da un malvagio senza scrupoli, il finale catartico (e altrettanto cinico, anche se praticato sul versante della vendetta) raggiunge picchi di esaltante liberazione. I saw the devil fa più volte riflettere sul senso di giustizia e sull'inutilità della cieca vendetta. Concetto, quello del "dente per dente", che talvolta continua a produrre sofferenza e dolore, senza porre rimedio al patimento di chi ha subito ingiustizie. Ovviamente, dato che si tratta di un film ben girato, montato e interpretato, nel nostro paese è rimasto inedito.

 

Locandina internazionale

I saw the devil (2010): Locandina internazionale

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