Regia di Kim Ji-woon vedi scheda film
Efferato thriller del notevole regista coreano Kim Ji-woon, visto a Torino durante il Festival dello scorso anno e tutt’ora in cerca di una anche minima distribuzione per un film che ha tutte le carte in regola per piacere ad un pubblico di appassionati del genere noir/pulp.
Ad un ispettore di polizia viene uccisa in modo violentissimo la giovane bella promessa sposa. Il dolore devastante per il giovane poliziotto lo spinge ad occuparsi ossessivamente della ricerca dell’assassino, i cui omicidi ripetuti e la ferocia su cui infierisce sulle vittime spingono a pensare si tratti di un vero e proprio serial killer. Il film, davvero impressionante e dalla presa emotiva fortissima, e’ una lunga e frenetica corsa all’inseguimento tra cacciatore e la sua furbissima preda, con inversione dei ruoli, una soluzione a meta’ film che poi viene ribaltata e una caccia che ricomincia, piu’ spietata che mai. Raramente ho assistito ad una rappresentazione della violenza cosi’ efficace e cruda, con vittime pugnalate, uccise a martellate, sangue a fiumi e un assassino cosi’ sadico e crudele nel suo malato proposito da carneficina che al confronto Hannibal Lecter pare un gentiluomo mite e delicato. Il thriller ha tra le sue carte vincenti una nuova grande interpretazione da parte dell’attore Choi Min Sik, gia’ visto negli splendidi e ugualmente truci Old boy e Lady Vendetta di Park Chan Wook).
Il poliziotto protagonista e’ interpretato invece da un pietrificato Byung-Hun Lee che ricorda per fissita’ , bellezza e gelido sguardo, la crudezza di un giovane Delon in uno dei suoi tanti polar anni ’70. Ji-woon dimostra ancora una volta una vitalita’ e una tecnica registica davvero notevoli, e se il film non raggiunge nel suo complesso la purezza ed omogeneita’ di Bittersweet life (fino ad oggi a mio avviso il suo miglior film), dimostra tuttavia uno stile incalzante e una ferocia che lo rendono una delle opere piu’ disturbanti degli ultimi anni.
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Lo sto scaricando ;)
gran film Den...esagerato, feroce.. senza tregua...io intanto ho appena preso su amazon la trilogia Verhoeven che tu conosci bene: Spetters, L'amore e il sangue e Fiore di carne che per un motivo o per l'altro non sono mai riuscito a vedere...ovviamente presto ti sapro' dire :-)
Visto. Apprezzato. Amato. In futuro, se il tempo a disposizione sarà clemente, ne scriverò anch'io. L'amore e il sangue, forse il più sconosciuto di Verhoeven, certo tra i più sottovalutati. Per me resta uno dei più significativi della sua opera e già il titolo sintetizza un'intera poetica e visione del mondo. Ah, ti confesso che provo tanta invidia per te che da domani potrai vedere il film di Zombie (ore 11, sala Reposi 3 se non sbaglio) e quello di Sion Sono, domenica pomeriggio. Ovviamente attendo tue notizie e considerazioni, A presto! ;)
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