Regia di Massimiliano Carboni vedi scheda film
Paolo Rossi si reca a Pomigliano d’Arco, dove la fabbrica Fiat sta per fare grossi cambiamenti, e con la scusa di girare un film intervista operai, sindacalisti e anche il sindaco.
Il referendum che Sergio Marchionne promosse fra gli operai Fiat di Pomigliano d’Arco nel 2010 fece parecchio scalpore: la fabbrica era a rischio chiusura e, in cambio di grossi investimenti per riportarvi una sostanziosa produzione, vennero richiesti maggiori sforzi ai dipendenti. Partendo da queste basi, Paolo Rossi si reca sul posto con una piccola troupe cinematografica e, spiegando che sta facendo solamente i sopralluoghi per il suo prossimo film, capta informazioni e indaga fra i vari protagonisti di questa storia. Il risultato è un’ora a un quarto di documentario che si incrocia in maniera interessante con la fiction, fra confronti dialettici di una certa rilevanza e scenette esplicitamente finalizzate alla risata, a stemperare il clima del lavoro; dietro la macchina da presa, quella vera, c’è Massimiliano Carboni, alla sua prima esperienza nel cinema (e finora pare anche si sia trattato dell’ultima), che mette mano anche al copione insieme ad Alessandro Di Rienzo – da cui proviene l’idea di partenza del film – e allo stesso Paolo Rossi. Il ritmo è abbastanza rilassato, i toni sono seccamente alternati fra serio e faceto; di sicuro un’idea dell’accaduto ce la si può comunque fare. 5,5/10.
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