John cresce in un brutto quartiere di Glasgow negli anni '70; è timido, intelligente, studioso; ma ha un padre violento e un fratello più grande che si è fatto la fama di “selvaggio”. Chiesa e scuola non aiutano. E così è facile che scivoli anche lui inesorabilmente verso la carriera di delinquente.
Terzo film e terzo centro per Mullan. Figlio diretto di Ken The Red e del cinema inglese duro e puro, qui affronta ancora una volta Glasgow, anni 70, e la crescita "impossibile" fra gangs, educazione repressiva e alcolismo. Lo chiamerei "This Is Scotland", parafrasando il bel film di Meadows. Attori fenomenali. Grande Peter. leggi tutto
Alasdair Gray (1934-2019), il mio sterne-brautiganiano secondo (Iain M. Banks è il primo) romanziere scozzese post-moderno massimalista preferito (oltre ai disegni, e a parte gli estratti dal Gray’s…
Ricostruzione storico-ambientale perfetta per questo Non Educated Delinquents , con riferimenti autobiografici nella sceneggiatura e attenta ricerca dei giovani attori protagonisti. Con non pochi riferimenti al cinema di Loach, Mullan non delude in questa sua terza prova a otto anni dal già premiato Magdalene. Regista da seguire con attenzione.
Terzo film e terzo centro per Mullan. Figlio diretto di Ken The Red e del cinema inglese duro e puro, qui affronta ancora una volta Glasgow, anni 70, e la crescita "impossibile" fra gangs, educazione repressiva e alcolismo. Lo chiamerei "This Is Scotland", parafrasando il bel film di Meadows. Attori fenomenali. Grande Peter.
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