Regia di Christopher Thompson vedi scheda film
Nostalgia canaglia: gli anni 70 (o primi 80), il rock’n’roll, le groupie, il ciclostile, i bus colorati per le tournée. È lo scenario in cui si srotola la classica parabola della band giovanile, dalle prove in garage al primo contratto alle liti che sfasciano il gruppo fino al declino: qui si parte dal Bus Palladium (leggendario e tuttora popolare locale parigino) per poi spostarsi on the road in tutta Europa. I Lust, amici dall’infanzia, sono un gruppo rock di 20enni diversamente ambiziosi, fagocitati dall’ego e dal carisma dello scatenato Manu, anima della band con l’hobby di saltare da un letto all’altro, almeno finché non incappa nella mozzafiato Laura. A rimediare alle sue intemperanze, sia con la musica sia con la bella fidanzata, ci pensa il più mite e saggio Lucas, che però per Laura si prende una cotta… Christoper Thompson ha nostalgia di un’epoca che non ha realmente vissuto, per ovvi motivi anagrafici: la sua epopea rock vuole avere il sapore di quel periodo mitico ma si limita a riprodurne la superficie (ritmi, basette, moda) senza catturarne lo spirito. Lo stesso vale per i suoi protagonisti: con una navigata carriera da attore alle spalle, Thompson esordisce nella regia scegliendo volti e corpi magnetici e azzeccati (a partire da Marc-André Grondin, già ottimo interprete di C.R.A.Z.Y.), ma ingiustamente con il suo script li priva di un’anima.
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